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Test SBK. Sykes è ancora il più veloce a Jerez

- Seconda giornata di prove sul circuito di Jerez. Sykes si migliora, ma il miglior crono ufficiale appartiene a Guintoli, già a suo agio sulla RSV4. Domani in pista anche le Ducati MotoGP | C. Baldi, Jerez
Test SBK. Sykes è ancora il più veloce a Jerez


Come era previsto, oggi a Jerez le nuvole hanno lasciato il posto ad un bel sole, con temperature più basse rispetto a ieri ed un vento che ha occasionalmente disturbato i piloti nel loro secondo giorno di prove. Sykes è stato ancora il più veloce e nei box della Kawasaki si parla di un suo miglior tempo in 1’41”0, due decimi meglio di ieri. L’alfiere della Kawasaki è scivolato questa mattina a bassa andatura, senza conseguenze per lui e per la sua Ninja. Il suo compagno di squadra Loris Baz (ascolta la sua intervista) ha dichiarato di aver fatto il suo miglior giro in 1’42”2, un crono molto vicino a quello di ieri. A parte le prestazioni sul giro, entrambi i piloti della casa di Akashi si sono detti molto soddisfatti della nuova moto, arrivata dal Giappone al termine del campionato, che loro stanno ulteriormente migliorando grazie anche a nuovi componenti come le forcelle Ohlins, testate qui a Jerez al posto delle Showa utilizzate sino ad ora.

Più che soddisfatto è apparso anche Guintoli che si è migliorato di più di un secondo e mezzo rispetto a ieri, e che ha trovato un ottimo feeling con la sua nuova moto. Il francese non ha ancora firmato il contratto che lo legherà all’Aprilia per la prossima stagione, ma sembra che la firma possa arrivare già qui a Jerez. Nel frattempo i rumors provenienti dal suo box parlano di un best time arrivato senza forzare e di un Sylvain molto contento della sua nuova moto e già a suo agio anche con la sua nuova squadra. Laverty ha proseguito il lavoro iniziato ieri sulle sospensioni ed ha migliorato il suo miglior crono di oltre mezzo secondo. “Avrei potuto essere ancora più veloce, ma non siamo qui per cercare il tempo sul giro, bensì per lavorare sulla moto – ha dichiarato Laverty - e da questo punto di vista posso dire di essere molto soddisfatto. Sto cercando di essere veloce sempre e non solo per uno o due giri. Per quanto riguarda i nuovi cerchi da 17, qui la situazione è migliorata rispetto ai test che avevamo effettuato ad Aragon – ha proseguito Eugene – ed ora riesco a frenare più forte, senza che la moto perda di stabilità”. Per quanto riguarda i “temponi” fatti segnare da Sykes, Laverty ha così commentato : “ Sappiamo quanto la Kawasaki possa essere veloce sul giro secco e quindi non mi stupisce che Tom stia girando così forte. Lui esce molto forte dalle curve e si fa fatica a stargli dietro specialmente in uscita da quelle più lente”.

I due piloti Honda, Haslam e Rea, hanno terminato con oggi le loro prove ed hanno lavorato sulla distanza, effettuando anche una simulazione di gara di venti giri, con ottimi risultati. Haslam anche oggi è stato più veloce del suo compagno di squadra. “Dopo due stagioni difficili voglio fare un buon campionato e qui ne ho le possibilità – è stato il commento di Leon al termine delle prove odierne – Ho potuto finalmente provare la CBR 1000RR sull’asciutto ed anche se c’è ancora molto lavoro da fare, posso dire di essere veramente soddisfatto. Rispetto alle moto che ho guidato in precedenza questa Honda è molto più guidabile e facile da portare al limite. Mi trovo molto bene anche con il team e quindi sono molto felice della scelta che ho fatto”.

Ed è contento anche Michel Fabrizio che non si è migliorato, ma che ha lavorato moltissimo con i suoi tecnici per capire meglio la RSV4. “Oltre ad uno nuovo software per l’elettronica, oggi abbiamo provato diverse soluzioni – ci ha dichiarato Jarno Polastri, responsabile tecnico del team Red Devils Roma – Michel ha voluto provare diversi assetti proprio per comprendere il comportamento della moto nelle varie configurazioni. Siamo piacevolmente colpiti dal metodo di lavoro del nostro pilota, che lavora in modo molto meticoloso e non lascia niente al caso. La mentalità giusta per migliorarsi”.

Domani scenderanno in pista anche i piloti del team BMW e Ducati ed il confronto tra i top rider della Superbike si farà quindi ancora più acceso. Inoltre potremo vedere all’opera anche le Ducati GP di Dovizioso , Hayden e Iannone che gireranno assieme alle migliori Superbike. Confrontando i tempi stabiliti da Sykes in questi giorni con la pole position di Jorge Lorenzo (1’39”532) ed il miglior giro in gara di Cal Crutchlow di quest’anno (1’40”019) la giornata di domani si preannuncia davvero interessante.


Tempi

Tom Sykes – Kawasaki ZX 10-R – 1’41”0
Sylvain Guintoli – Aprilia RSV4 Factory – 1’41”283
Eugene Laverty – Aprilia RSV4 Factory - 1’41”762
Loris Baz - Kawasaki ZX 10-R – 1’42”2
Leon Haslam – Honda CBR 1000RR– 1’42”039
Jonathan Rea – Honda CBR 1000RR – 1’42”108
Michel Fabrizio – Aprilia RSV4 Factory – 1’42”114
Alex Hofmann – Aprilia RSV4 Factory – 1’43”028
 

  • paolozanetti41
    paolozanetti41, Podenzano (PC)

    Concordo fari inguardabili, non ha senso.

    Perchè mettere un adesivo per avvicinare la moto alla serie? Non era meglio limitare modifiche a motore ed elettronica e sospensioni e modifche a telaio e forcellone? Almeno sono tornati ai cerchi da 17 come le moto di serie... Ma un adesivo non ha senso, chiunque va in pista toglie i fari mette una carena in vtr e la moto cambia faccia ma non sostanza, qua si vuole tenere la faccia ma poi si cambia tutta la sostanza...
  • valz
    valz, Frascati (RM)

    dico solo

    Daje Siks!!!!!!
    Gli adesivi dei fari finti sono proprio una cavolata chi fa le regole spero se ne renda conto.
    Gli specchietti potrebbero aumentare la sicurezza dei piloti soprattutto nei casi limite quando c'è pioggia o ci sono dei doppiaggi oltre che avvicinare le moto da gara a quelle di serie...
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