Un Bulega diverso rispetto a quello della passata stagione: ora è consapevole della sua forza e sa di poter lottare per il titolo mondiale. Lo scorso anno, anche quando Toprak era fuori gioco a causa della brutta caduta di Magny Cours, Nicolò dava l’impressione di non credere fino in fondo alla conquista del titolo, mentre qui a Phillip Island ha gestito le prove e la gara, riuscendo ad attuare la sua tattica vincente, senza che nessun avversario glielo potesse impedire.

Sarà solo perché quella australiana è la sua pista preferita? Lo vedremo già a Portimao. Nel frattempo godiamoci un Bulega davvero super.

Eri teso prima della gara sapendo di essere il favorito?

Prima della gara avevo il timore che qualcosa potesse cambiare rispetto alle prove, ma sono rimasto molto concentrato ed è andato tutto bene.

Sei riuscito ad attuare la tattica che ti eri prefissato?

Avevo in mente di spingere forte e di andarmene da solo, ma dopo i primi due giri ho visto il vantaggio che avevo sui miei avversari ed ho pensato che non fosse affatto male, e che la gara per me stava prendendo la giusta direzione. Nei primi giri ho spinto al massimo perché il mio obiettivo era quello di andarmene da solo. Una volta raggiunto l’obiettivo ho guidato al 99% tenendomi un piccolo margine.

Non dovevi nemmeno gestire le gomme

Non ho pensato all’usura delle gomme, non solo perché ci saremmo fermati a cambiarle, ma anche perché sono sicuro che i miei pneumatici avrebbero potuto affrontare tutta la gara, anche senza cambi.

Anche con le alte temperature odierne?

Si, anche oggi.

Accumulando un largo margine hai potuto affrontare da solo il flag to flag, senza altri piloti in pit line.

Si certo, e poi non ero affatto contento della posizione nella quale ho dovuto cambiare le gomme. Ero nella parte interna, vicino al box, e se fossi entrato con il traffico avrei dovuto compiere molte manovre e una volta fermo anche i miei meccanici avrebbero avuto delle difficoltà. Decisamente meglio entrare ed uscire per primo.

Meglio questa vittoria o quella dell’anno passato?

Meglio quella del 2024. E’ stata la prima ed è stata una cosa quasi inaspettata. Vincere al debutto è stato davvero bello. Questa invece è stata una vittoria più costruita. Lo scorso anno non mi sono posto dei limiti: o la va o la spacca. Oggi invece venivo da test e libere nei quali avevo dominato e quindi sapevo di poter vincere, e di conseguenza abbiamo lavorato molto per essere così competitivi.

Cosa si prova a dominare in questo modo prove e gara?

Non mi è capitato molte volte nella mia carriera e quindi forse ci devo ancora pensare bene e capire cosa ho fatto. E’ bello perché ti diverti mentre guidi e sapendo che hai tutto sotto controllo puoi guidare forte ma rilassato. Ti godi il piacere di guidare la tua moto in pista.

Alla fine comunque Toprak non è lontano.

Me lo aspettavo. Anche lo scorso anno, al debutto con la BMW, lui è sempre stato in lotta per il podio, pur non avendo ancora la moto a punto. Penso che nelle prove abbiano percorso strade diverse ed abbiano provato qualcosa, ma oggi sono tornati sulle loro sicurezze, nella loro comfort zone, e sono tornati ad essere competitivi.