Intervista

Caricasulo: "Il CIV SS come palestra per il mondiale"

- Caricasulo è tornato nel CIV SS che aveva lasciato nel 2014 da campione italiano. Una caduta ed una vittoria per lui nelle due gare di Misano

Federico Caricasulo è un pilota “made in CIV”, uno di quelli che ha utilizzato il campionato nazionale come trampolino di lancio, prima verso l’Europeo Stock 600 e successivamente verso i mondiali Supersport e Superbike. Dopo una stagione in crescita disputata nella classe regina delle derivate, il ravennate ha dovuto lasciare il posto al pupillo Yamaha Kohta Nozane ed è tornato nel mondiale 600, fortemente voluto da Cristophe Guyot, Team Principal di GMT94. Il team francese, dopo aver vinto il mondiale Endurance, è tornato nel mondiale Supersport per lottare al vertice della categoria, secondo un programma che prevede l’approdo in Superbike nel 2022, ma prima Caricasulo e Jules Cluzel sono chiamati a conquistare il titolo delle 600, quel titolo mondiale che è sfuggito al ravennate per pochi punti nel 2019. 

A sorpresa, prima del round del CIV di Misano Adriatico, Federico ha annunciato che avrebbe disputato tutto il campionato nazionale 600 con la Yamaha del team MotoXracing. Il suo intento è quello di correre il più possibile, per restare in forma ed in “modalità racing” e quindi quale palestra migliore del CIV SS che lo ha lanciato e dove il livello è decisamente molto alto?  

Le due gare al Misano World Circuit hanno avuto un esito completamente diverso. In quella di sabato Caricasulo è caduto nei primi giri, mentre in quella della domenica, corsa con gomme rain su pista asciutta, lo ha visto vincitore, grazie alla sua sensibilità di guida ed alla sua esperienza.

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