Eddi La Marra. Mai rinunciare ai propri sogni.
Eddi La Marra parteciperà al CIV Superbike con la Panigale del Motocorsa Racing Team di Lorenzo Mauri. Sembra una delle tante notizie di questo periodo della stagione, nel quale le prime gare si avvicinano ed i team scelgono i propri piloti. Invece è una notizia molto particolare, e per Eddi rappresenta la fine di un incubo.
Tutto era iniziato il 27 Agosto 2013, durante un test Ducati a Misano Adriatico. Pochi giri di prova su di una pista ancora umida per le piogge cadute nella notte, e subito una brutta caduta. Il ricovero all’ospedale Bufalini di Cesena, l’intervento alla testa per eliminare due ematomi, la lenta ripresa e poi la mazzata, il responso medico: «non puoi più correre».
«Quando i dottori mi dissero che non potevo correre gli risposi male - ci confida Eddi – Gli urlai in faccia : chi siete voi per dirmi che non posso correre? Ora mi dispiace, ma in quel momento la rabbia era davvero tanta. Con la Ducati stavamo iniziando a parlare di mondiale Superbike, e non riuscivo ad accettare quello che mi sembrava un terribile scherzo del destino».
A soli 24 anni La Marra deve cambiare vita. Il dorato mondo delle corse sembra essere solo il suo passato, il presente è un lavoro come camionista. Deve lavorare per mantenere se stesso e la sua bambina di quattro anni. Eddi dimostra di non essere coraggioso solo in pista, ma anche nella vita. Lavora duro sul suo camion, anche se i ricordi affiorano continuamente ed è impossibile non pensare alle corse ed alle moto. «Non guardavo più le corse in televisione. Non ce la facevo. Un giorno mi misi davanti allo schermo per una gara del mondiale Superbike, ma subito dopo la partenza corsi in camera e scoppiai a piangere. Il pensiero che avrei potuto essere li, sulla griglia di partenza, era troppo doloroso».
Ad accrescere il suo dolore c’è il fatto che Eddi si sente bene e sa di poter tornare a correre. Ma i regolamenti non transigono, ed i medici non possono concedergli il nulla osta. Lui comunque non si rassegna e tantomeno suo padre. «Senza di lui non avrei potuto tornare in pista. Mio padre non ha mai smesso di lottare, di parlare con i medici, di chiedere nuovi esami. Lui, Alessia e mia madre sono le persone che mi sono state più vicine». Alessia è naturalmente la Polita, la sua compagna, che sa cosa voglia dire non mollare mai. Anche lei sa che forse devi rinunciare alle moto ed alle piste, ma mai ai tuoi sogni.
Ed è anche grazie a loro che alla fine il miracolo avviene. La Marra si affida ad un neurologo che studia il suo caso e traccia le linee guida per ottenere il benestare a correre. Esami particolari con macchinari sofisticati dimostrano che Eddi può tornare a correre, e finalmente la Federazione Motociclistica gli rilascia il nullaosta. Eddi può così tornare all’attività agonistica, e risale sulla sua moto numero 47 già nel finale della scorsa stagione.
«Sono rientrato in punta di piedi, senza strafare – ricorda La Marra – e mi sono iscritto alla gara della RR Cup del Mugello. La moto era proprio di serie, e nonostante non stessi certamente forzando, nelle prove sono caduto. Meglio così, ho pensato, ho subito rotto il ghiaccio. Dopo le prove trovai un buon feeling e la gara andò bene (secondo in volata)».
Il weekend successivo sempre al Mugello torna sulla quella che considera la “sua” moto : la Ducati Panigale R del team Barni. Il proprietario del team, Marco Barnabò, gli fa questo bellissimo regalo, e Eddi può disputare le ultime due gare del CIV.
«Purtroppo in così poco tempo non sono riuscito ad adattarmi alle gomme Michelin, ma soprattutto ho trovato una Panigale completamente diversa da quella che avevo lasciato. Una moto senza dubbio più performante, ma che richiede una guida completamente diversa».
Ma i risultati non contano. Dopo quasi quattro anni di sosta nessuno si aspettava miracoli, quindi le due gare del Mugello sono servite solo per annunciare il suo ritorno, consolidato ora dall’annuncio ufficiale del Motocorsa Racing Team : Eddi La Marra correrà il CIV SBK 2017.
«Voglio fare un campionato come si deve – ci ha dichiarato – La moto ed il team sono senza dubbio competitivi, visto che sono i campioni uscenti. Io invece parto da zero, nel senso che non conosco la squadra e nemmeno la loro moto. Per fortuna faremo dei test privati prima del campionato, e per me saranno importantissimi. Non voglio gettare al vento questa grande occasione che mi viene concessa. Il CIV ora è molto difficile e competitivo, con tanti piloti esperti e veloci, ad iniziare dal mio compagno di squadra Lorenzo Zanetti. Però sono sicuro che nessuno avrà la mia voglia di vincere e quella forza interiore che mi viene dalla gioia di essere tornato a correre, a fare la cosa più bella del mondo. Sono più forte rispetto a quattro anni fa – continua La Marra – so cosa voglia dire veder svanire i propri sogni, fare dei sacrifici, lavorare tutto il giorno sul camion, e ora che sono uscito dal mio inferno potrò godere ancora più intensamente il mio paradiso».
Non sappiamo se Eddi tornerà ad essere un pilota vincente e a riprendere la sua brillante carriera. Per lui non sarà facile tornare a correre dopo quasi quattro anni. L’evoluzione delle gomme e delle moto non si è mai fermata, quindi La Marra dovrà cercare di recuperare molto in fretta il tempo perduto. Ma sinceramente la cosa ci interessa poco. Lo seguiremo sempre con affetto e la speranza che ottenga dei grandi risultati, ma lui ha già vinto qualcosa che vale più di un titolo mondiale, prima superando i traumi dell’incidente e successivamente tornando ad essere un pilota.
Buon divertimento Eddi, e grazie per averci insegnato che non bisogna mai rinunciare ai propri sogni.
Magari buttando giù qualche chiletto...