Barreda: "Oggi 1000km duri, con animali sulla pista e polizia contromano"
Joan Barreda (Honda) è ormai fuori dai giochi per la vittoria finale, la sua gara è stata fermata dalla sfortuna, che in questa edizione per molti ha fatto rima con la salsedine vigliacca del Salar che ha arrostito parecchi motori.
Lo spagnolo, che non deve più amministrare la sua corsa, sta ora dando il tutto per tutto per aiutare il suo compagno di team Paulo Goncalves, secondo in classifica alle spalle di Marc Coma (KTM).
Soprattutto, Barreda sta viaggiando a ritmi indiavolati, collezionando vittorie parziali e crono da primato. A Rosario (tappa 12) è arrivato secondo a meno di due minuti dal vincitore Toby Price (KTM).
Barreda racconta le difficoltà della tappa, della lunghezza mostruosa di 1024 km con partenza dal bivacco alle 4.50 ora locale. Le sue parole dimostrano come non si possa mai abbassare la soglia di attenzione mentre si guida, anche nei noiosi trasferimenti.
Sentite cos'è successo oggi.
Joan Barreda: "Oggi la tappa è stata velocissima. La pista era davvero scivolosissima, sempre, dall'inizio alla fine. Sono stato il primo in speciale e devo dire che è stata una tappa molto pericolosa. C'erano infatti un sacco di animali lungo il percorso, dovevi prestare grande attenzione per evitarli.
Come se ciò non bastasse in piena speciale ho anche incrociato un'auto della polizia che arrivava dalla direzione opposta. Sono comunque contento, ho tenuto un bel ritmo. Ora manca solo una tappa e farò di tutto per aiutare Paulo a centrare la vittoria".
Vince chi arriva in fondo con regolarità
Direi tradito dalla sua moto