Dakar 2011, 8ª tappa. Terza vittoria di Marc Coma
L’ottava Prova Speciale della Dakar 2011, 508 chilometri per oltre otto ore di guida per il vincitore, premia per la terza volta, in questa stupenda edizione del Rally, Marc Coma. Lo spagnolo allunga ancora sull’avversario diretto, Cyril Depres, e su Francisco Lopez, che è ormai una minaccia sempre più astratta. Il francese campione in carica è ora a 9’ 19 dal leader, il cileno addirittura ad oltre venti minuti di distanza. Esce di scena il portoghese Paulo Gonçalves, il vincitore della 5° tappa, con la frattura della clavicola sinistra conseguenza di una caduta al km 55, e si perdono per strada con problemi vari anche Frans Verhoeven, Stefan Svitko e Jordi Viladoms. In uno solo giorno Pal Anders Ulevalseter sale dal decimo al sesto posto della generale, Quinn Cody, Jean de Azevedo e Ivan Jakes entrano nella “top ten”.
Al termine di una Speciale chiave come quella di oggi è possibile cominciare a tirare le prime somme. “Una Speciale chiave come quella di oggi” va spiegato. È stata, non ostante le attese per la tappa più lunga e varia della corsa, forse una delle più “piatte”, dal punto di vista strettamente agonistico, ma certamente quella, fino ad oggi, più snervante, e quindi avvincente, dal punto di vista tattico. 508 chilometri e… non è successo nulla. Lopez, Despres e Coma partivano nell’ordine da Antofagasta. Lo spagnolo ha dapprima raggiunto il francese, poi insieme a quest’ultimo ha ripreso anche il cileno che apriva la pista. Da quel momento i tre piloti non si sono mollati un attimo, rinunciando ad ogni possibilità sul piano tattico personale. Per Francisco Lopez è il riconoscimento, di fatto, di non avere tutti i mezzi per colmare il gap che lo separa dalla testa della classifica. Non quelli personali, beninteso, che tutti ormai gli riconoscono proiettando il cileno in un futuro da sicuro vincitore di una Dakar, bensì quello tecnico di una moto che non è riuscita a raggiungere il livello di competitività delle KTM. Per Marc Coma e per Cyril Despres, peraltro, l’ottava tappa è stata il collaudo definitivo della nuova moto, che non aveva ancora affrontato una tappa così lunga ed impegnativa. Il ritmo mantenuto dal trio di testa è stato elevato, ma mai “tirato” al punto da trasformarsi in una scommessa sulla tenuta delle monocilindriche. Ancora una volta il primo degli “outsiders”, Helder Rodrigues, quarto, è lontano otto minuti e mezzo.
La tappa più lunga del Rally è diventata un lungo test, e solo una defaillance meccanica, un incidente, poteva aggiungere quel colpo di scena capace di rimescolare le carte del mazzo. Oggi quel colpo di scena, che può sempre arrivare in uno dei giorni di gara che restano da Copiapò a Buenos Aires, non è arrivato, ed è così che la terza tappa vinta da Marc Coma diventa, sul piano tattico, il vero giro di boa di questa Dakar.
Dopo un inizio favorevole a Despres, Coma è in testa alla corsa ormai dalla quarta tappa, da quel 4 gennaio del sorpasso dello spagnolo ai danni del francese. Due secondi appena, quel giorno, ma poi il vantaggio è lievitato fino ad arrivare ai più di nove minuti di oggi…
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Piero Batini
Foto: DPPI, Red Bull