Dakar 2016

Dakar 2016. Down Under: Toby Price vince, Botturi cade

- È l’australiano che ha debuttato concludendo al terzo posto la Dakar dello scorso anno. Tutti si aspettano un segnale di presenza nella campagna per la successione a Marc Coma, e Toby Price si è affrettato a lanciare la sua campagna
Dakar 2016. Down Under: Toby Price vince, Botturi cade

Termas del Rio Hondo, 4 gennaio 2016. Non ho idea di come si senta Marc Coma ora che anche il suo primato ancora in corso di validità ha i giorni contati. Forse il fuoriclasse catalano non ha tempo per pensarci, visto che la sua prima Dakar da organizzatore non è delle più facili, ma è certo che un pensierino all’australiano Marc ce lo deve aver fatto, come tutti noi. Ora, vincere una delle prima tappe non è un segnale definitivo, ma non è neanche carta straccia, e comunque da qualche parte bisogna pure incominciare. E così Toby Price ha risolto in suo favore la prima tappa “autentica” dell’edizione 2016. Costringendo gli avversari a riflettere sulle proprie strategie. Tra quelli che ci sono rimasti male c’è Joan Barreda, autore con il portoghese Ruben Faria di una sortita al mattino, ma poi non così fortunato e sicuro da mantenersi al comando. E tra quelli che si sentono fortunati c’è il suo compagno di squadra Paulo Gonçalves, a Villa Carlos Paz al traino di Paolo Ceci e che ha già pescato nell’annullamento della prima tappa il suo jolly. Price era partito indietro preferendo non forzare nel prologo Barreda, al contrario, lo aveva vinto. Non è grave, e solo nei giorni successivo si saprò se il regalo dell’Ufficiale agli avversari è… imperdonabile.

Nulla di grave, al momento, ma è un fatto che partire forte, come diceva Meoni, non serva a niente. Lo sanno gente pure giovane come Mathias Walkner, “anziani” di provata esperienza come Rodrigues, privati silenziosi ed esperti come lo slovacco Svitko, Ufficiali di eserciti minori come Duclos. Sono ancora tutti a ridosso del vincitore e nuovo leader, e dunque con tutte le carte da giocare, ma la Speciale di oggi serve per mettere un po’ di ordine tra le ipotesi della vigilia. Price conferma quella che lo riguarda.
 

Botturi, una caduta incredibile

Alessandro Botturi
Alessandro Botturi

Difficile dire, invece, come potrà evolvere la gara di Alessandro Botturi. Il gigante di Lumezzane non si da pace. Non riesce a spiegarsi come sia potuto succedere, cadere inciampando in un birillo spartitraffico in un tratto di asfalto. Casualmente lo abbiamo incontrato al rifornimento all’uscita della Speciale, e Botturi sgranava gli occhi chiedendosi come e perché

Al bivacco di Termas le cose non sono migliorate, anzi. Al dolore al polso destro si è aggiunto il gonfiore al polso che ne limita i movimenti. Un’ecografia escluderebbe una frattura, ma conferma, invece, danni ai legamenti. La cura, al momento, è una miscela un po’ empirica di antidolorifici e di ghiaccio, aspettando che domani Botturi possa capire se ce la farà oppure no. Se Botturi non ce la facesse sarebbe davvero un peccato e un delitto della sfortuna, ma è da ritenere che la riduzione dei chilometri di prova speciale della terza tappa possa in qualche modo aiutare il bresciano.
 

Non ci si vuole credere, forse, ma l’unico nome fisso e comune alle prime due classifiche della Dakar Argentina Bolivia è quello di Ruben Faria. Il portoghese, secondo nel prologo alle spalle di Barreda, è stato secondo alle spalle di Price anche nella lunga Villa Carlos Paz – Termas del Rio Hondo. Non resta dunque che credere nelle indicazioni e ritenere che il “senatore” si è preparato meticolosamente per sfruttare quella che probabilmente considera la sua ultima grande occasione. E quale è la grande occasione? Approfittare del caos che si crea in un regno senza re, e rispondere con un piano perfetto e idee precise. Il prezzo di una simile strategia è quello di dover attaccare per sfiancare, uno a uno, i più giovani avversari, oppure di indurli all’errore. Faria ci sta provando, e per questo dovremmo già ringraziarlo: è uno dei protagonisti certi di una Dakar importante.

Ruben Faria
Ruben Faria

 

  • RoberTT6oo
    RoberTT6oo, Lecce (LE)

    Certi "espertoni" da divano & pantofole dovrebbero almeno provare cosa voglia dire, non dico la Dakar, ma almeno la mountainbike! L'imprevisto ci sta e più è diabolico e più fa male. Straparlare è facile, ma il Bottu e la sua Yamaha ci faranno sognare. FORZA BOTTU!!!
  • SignorNessuno
    SignorNessuno, Agugliano (AN)

    Non per polemica, ma uno "inciampa" in un birillo come può pensare di superare da protagonista le mille insidie della Dakar?
    Poi da bravi italiani troviamo sempre la scusante della sfortuna, ma la realtà è che gli Orioli e i Meoni sono ormai lontani.
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