Al-Hofuf, 14 Gennaio. Abbiamo lasciato l’articolo pubblicato stamani con il risultato che scaturiva dai cronometraggi ufficiali all’uscita della 13ma e penultimi Speciale, per mostrare come il reinserimento di una pedina può cambiare così clamorosamente lo schema sulla scacchiera, e anche per essere più chiari nella correzione degli eventi senza rinnegare quel che di buono che anche il risultato della prima ora aveva prodotto.

Sintetizzando. La chiave è al chilometro 54. Mattias Walkner, in quel momento tra i più veloci, cade rovinosamente e Kevin Banavides, amico e compagno di Squadra, si ferma a soccorrerlo. La gara è dimenticata, o almeno va in sospensione. Tempo dopo, quanto lo diranno i tracciati GPS, e soccorso Walkner, Kevin riparte, più o meno dalla 50ma posizione. All’arrivo si sta già celebrando la vittoria inedita di Michael Docherty, uno che viene dalla Rally2, e la leadership che si profila finalmente solida di Toby Price.

Arrivano i bollettini di correzione tempi dalla giuria di gara. Luciano Benavides ha un minuto di penalità e, soprattutto, a Kevin Benavides il tempo da restituire per l’assistenza a Walkner viene calcolato in 23 minuti e 10 secondi. Quanto basta per stravolgere le classifiche, di giornata e Generale. Con i tempi corretti Kevin Benavides vince la Speciale davanti a Michael Docherty e Luciano Benavides. Sempre che non cambi altro. Giornata lunga e eccitante.

Soprattutto, con l’exploit del penultimo giorno, Kevin Benavides si rimette prepotentemente in gioco per la vittoria finale. Toby Price resta, infatti al comando della Cors, ma l’argentino è ora secondo ad appena 12 secondi dall’australiano! Questo vuol dire che la 45ma Dakar delle Moto verrà giocata sui 136 chilometri dell’ultima Speciale in regime di manche di Cross o volata di Baja tra i due ufficiali KTM Red Bull. Toby ha già vinto due volte, Kevin una. Fermo restando che resta in gioco “teoricamente” anche Skyler Howes, terzo a un minuto e mezzo da Price.

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