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Dakar 2025. Il Campione. Daniel “Chucky” Sanders, non un uomo da marciapiede [VIDEO]

- Nel 2022 la sua Dakar finì contro un...marciapiede. Un anno e passa di recupero, un conto in sospeso. Una carriera giocoforza intermittente che lo pone ai margini dei favoriti. Poi lo switch, KTM e la preparazione specifica, un grande lavoro di Squadra e un tale Jordi Viladoms…
Dakar 2025. Il Campione. Daniel “Chucky” Sanders, non un uomo da marciapiede [VIDEO]

Shubaytah, Arabia Saudita, 18 Gennaio 2025. Three Bridges, Victoria, Australia, 30 agosto 1994, poi Yara Valley, Melbourne. Vita di campagna. Vita di Moto! È Daniel Sanders, il vincitore, il Campione della Dakar Arabia Saudita 2025, 47ma edizione della serie. Il secondo australiano dopo Toby Price, quello che ha vinto due volte, nel 2016 e nel 2019 con il polso destro rotto. Nel 2021 Sanders debutta alla Dakar, con KTM e al fianco di Price, ed è 4° alle spalle di Sam Sunderland. Miglior rookie, alla grande. 2022, con GasGas (ma Moto è la stessa), la prima vittoria di Speciale, 3° alla giornata di riposo. Il giorno dopo, in trasferimento, Sanders sbatte contro un marciapiede e vola via. Gomito e polso sinistro andati. È sempre sorridente, anche quando rientra con Mr. Franco e me in aereo, ma qualcosa lo divora dentro, diventa un fuoco, un conto in sospeso. 6 interventi, una riabilitazione lunghissima. Non basta un anno, ma è al via della Dakar 2023, in condizioni limite.

Vince ancora una Speciale, soffre come una bestia ferita, alla fine è settimo. 2024, Dakar complicata, la preparazione è stata interrotta da un’altra frattura. Femore. Ottavo assoluto. Insoddisfatto, non rabbioso. Il fuoco. Ci si scorda che ha vinto una Sei Giorni con l’Australia, e sempre alla Six Days di Enduro, due volte la E3. Che è stato Campione australiano Off-Road e ha dominato la terribile Hatta Desert Race del 2018, che ha vinto due Rally del Mondiale, nel 2023 il Sonora Rally e, nell’ottobre scorso, il Rally del Marocco, ultima prova del Campionato. Lui di sé dice “Non ho un grande talento, ma ho lavorato con la volontà e una determinazione di ferro”. Questo è il Daniel Sanders che si presenta al via della Dakar 2025, una carriera per forza intermittente, non fortunatissima, che lo oscura un po’ e lo tiene lontano dai riflettori della vigilia.

Poi lo switch, il click. La chiave di volta della 47ma Dakar è una sorpresa. Un fulmine a ciel sereno, tremendo, devastante. Anche, in parte, mascherato. Sì, perché quando Sanders vince il Prologo si può ancora pensare ad un mezzo show, ma quando quel Pilota australiano vince anche le successive due tappe, c’è chi ci resta di pietra. Troppo tardi per imbastire una reazione efficace, gli avversari si sono svegliati troppo tardi. E a quel punto non c’è più niente da fare.

Ma c’è dell’altro. Fateci caso. Due soli Piloti sono stati in grado di vincere una Tappa e quindi anche la successiva, Daniel Sanders e Luciano Benavides. OK, adesso ci sono i Bonus Apripista, per chi parte per primo e per quelli che si agganciano al battistrada, ma ci sono per tutti, e solo i due Piloti KTM sono riusciti nell’impresa in altri tempi impensabile: vincere, e vincere ancora aprendo la pista. Entra in gioco qualcosa di inedito.

Entra in scena Jordi Viladoms, il Direttore Sportivo della Squadra, KTM in difficoltà ma non arresa. La formazione è stata rimaneggiata, compattata, all’ultimo momento a Sanders e ai due Benavides è stato affiancato Edgar Canet. L’obiettivo non cambia, la nuova condizione lo rafforza: si può vincere come agli inizi dell’era KTM, quella inaugurata e caratterizzata dalla doppietta di Fabrizio Meoni. Volontà di ferro e una formidabile applicazione. E un’idea. Si cambia strategia di preparazione. No al Mondiale, Viladoms mette al centro degli allenamenti dei suoi Piloti la navigazione. Li spinge a navigare da soli, a curare la precisione, l’”indipendenza”. Migliaia di chilometri di roadbook, fino allo sfinimento. Fino a che navigare, pilotare e spingere al massimo diventano una cosa naturale. Sulla quale contare, soprattutto. Non è così difficile, ma bisogna esserci portati e lavorare sodo. Certi australiani, come certi sudamericani, sono abituati ad allenarsi correndo da soli nei loro Deserti sconfinati, non sentono la solitudine. Si adattano al nulla a perdita d’occhio, alla velocità e alla necessaria concentrazione per leggere le istruzioni del roadbook e del terreno. Diventa un fatto naturale. Diventa un metodo. Risulterà vincente!

Sanders parte come un fulmine, va in testa e ci rimarrà fino alla fine. Dopo tre frazioni ha già vinto tre volte. A quel punto la strategia è più facile, affidabile, Viladoms non ha mai vinto la Dakar, una volta per un soffio, ma sa benissimo come farla vincere. Sanders vincerà ancora due volte, lo Squadrone Honda gli sta addosso, lo bracca, ma non mostra di avere la necessaria lucidità tattica. Non è facile mettere d’accordo 5 Piloti vincenti in nome della ragion di stato. Tosha Schareina, un giovanotto con una velocità pazzesca, e Adrien Van Beveren, un senatore dalla classe e dal carattere inarrivabili, saliranno sul Podio. Ma non sul primo gradino, sul quale torna KTM per mano di Daniel Sanders!

© Immagini. ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI, RallyZone, Ford, ItalTrans Media, Ford Performance, Dacia Media, Prodrive, Honda Monster, Fantic, KTM, Hero

Dakar Arabia Saudita 2025 Classifica Generale Finale Assoluta MOTO

1. Daniel Sanders (AUS), KTM, 53:08:52

2. Tosha Schareina (ESP), Honda, +8:50

3. Adrien Van Beveren (FRA), Honda, +14:46

4. Luciano Benavides (ARG), KTM, +22:16

5. Ricky Brabec (USA), Honda, +29:50

6. Skyler Howes (USA), Honda, +42:44

7. Ignacio Cornejo (CHI), Hero, +58:20

8. Edgar Canet (ESP), KTM, +1:40:29

9. Tobias Ebster (AUT), KTM, +2:13:54

10. Stefan Svitko (SVK), KTM, +2:14:38

65. Tommaso Montanari (ITA), Fantic, +65:18:55

42. Andy Winkler (ITA), KTM, +68:03:55

46. Tiziano Internò (ITA), Honda, +71:15:11

61. Manuel Lucchese (ITA), Husqvarna, +79:30:30

78. Ottavio Missoni (ITA), Kove, Dakar Experience

83. Paolo Lucci (ITA), Honda, Dakar Experience

XX. Cesare Zacchetti (ITA), Kove

  • MAXPAYNE IT
    MAXPAYNE IT, Fusignano (RA)

    Applausi e tanta ammirazione per questi piloti che sono degli autentici pezzi di ferro! Non solo velocissimi in condizioni limite, ma capaci di orientarsi e capire il giusto percorso in mezzo al nulla, senza alcun riferimento , andando solo di Road book e superando le insidie che si presentano sotto le ruote, con una facilità che fa quasi sembrare facile ,una corsa come questa.
    Grande KTM che dimostra ancora una volta che nell' off Road gli altri possono solo seguire o accompagnare.
    Grandi applausi per tutti, comunque.
    Ci vuole un fisico bestiale , cantava Luca Carboni, credo proprio che quella canzone, trovi in questa gara al massacro, applicazione pratica!
    Ma solo il fisico non basta, questi sono autentici maghi dell' off Road su sabbia.
    Bravissimi tutti, applausi!
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