Olbia, 22 Ottobre. Il Rally Sandalion ha chiuso alla grande la bella e avvincente stagione dei Campionati Italiani MotoRally e Raid-TT “unificati”. In Sardegna le corse, e in genere ogni attività nella natura, riescono bene, e sono affascinanti anche solo per il contesto ambientale. Quindi è facile capire come al bene si è aggiunto il meglio. Sull’Isola sono stati fissati e celebrati i Campioni Italiani della Stagione. Leonardo Tonelli ha confermato e vinto l’Italiano Motorally, Thomas Marini, un po’ a sorpresa, è stato il vincitore assoluto dell’Italiano Raid-TT. Le due prove finali coincidenti, che differivano per distinzione di attribuzione dei punteggi e delle giornate di gara, sono state quindi doppiamente interessanti e combattute.

Una fra tutte le classi e categorie di partecipazione, la G-1000 riservata alle nuove Moto bicilindriche cavalca l’onda di un successo strepitoso e dilagante, vera e propria tendenza di un nuovo stuolo di appassionati. Inoltre, se il Motorally ha sempre fatto fatica a “produrre” Piloti e Team da proiettare sulla Dakar e sulle Gare di Campionato del Mondo Rally-Raid (fa curiosamente eccezione il fatto che, invece, ha prodotto addirittura una scuola di Navigatori), la “corrente” delle bicilindriche, derivate dalle sempre più fortunate serie commerciali, è andata a parare direttamente nel Rally-Raid. Transanatolia, Grecia, Africa Eco Race sono esempi eloquenti e chiari. Ad aprire la strada Alessandro Botturi e la serie “T-7” di Yamaha, a raccogliere frutti eccezionali Jacopo Cerutti e le nuove Aprilia Tuareg 660 sviluppate con GCorse.

Questo eccezionale sviluppo di successo e attività racing delle nuove bicilindriche è, pertanto, affascinante e molto in sintonia con una tendenza di mercato decisamente evocativa, ma nuova. Sarà che le bicilindriche sono una parte importantissima, leggendaria della Storia della Dakar, ma ecco perché anche noi non riusciamo ad essere insensibili al fascino delle “grosse”. Anzi, ne siamo fortemente attratti. Ed ecco, nell’attualità del Rally Sandalion, il capitolo finale (per quest’anno) della Storia di Aprilia Racing, GCorse, Jacopo Cerutti e Francesco Montanari (a cui si aggiunge l’exploit di Claudio Spanu).

Le Aprilia Tuareg 660 si sono imposte anche nella stagione 2024 del Campionato Italiano, confermando la competitività delle Moto e del Team, salito sulla scena del Campionato lo scorso anno. Olbia ha così fissato i titoli di Jacopo Cerutti nella classe G-1000 e di Claudio Spanu nella classe FX. Per Jacopo Cerutti è stata una stagione perfetta, al termine della quale è arrivato il secondo titolo della classe G-1000 nella giornata di sabato, dunque con un giorno di anticipo sulla fine della Serie. Cerutti ha avuto un tabellino di marcia eccellente, cinque vittorie e otto podi su otto gare. E a rendere unica e ancora più sensazionale la sua stagione è stata la prima vittoria di una bicilindrica nella assoluta del Motorally, nella tappa di Rapino. Il weekend sardo ha chiuso anche il confronto del Campionato Italiano Raid TT, che Cerutti ha conquistato aggiudicandosi anche questo titolo.

Francesco Montanari, impegnato nella G-1000, ha concluso l’ultima tappa di Olbia con un quinto e un sesto posto. Invece Claudio Spanu, al debutto con la Tuareg 660, ha vinto entrambe le gare a Olbia nella Classe FX, aggiudicandosi do conseguenza al primo colpo il titolo della categoria dedicata alle moto rally raid.

Per GCorse dei fratelli Gianfranco e Vittoriano Guareschi, che insieme ad Aprilia Racing hanno sviluppato le Tuareg “Racing”, è un ulteriore salto di qualità. Che non significa fermarsi e riposare: il Team Aprilia Tuareg Racing, infatti, si prepara a difendere il Titolo di Africa Eco Race.

© Immagini Aprilia Media, Motorally Raid TT