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Rally-Raid. Ruta 40 D3. Al Attiyah e Schareina in testa. Lucci ritirato, Amos davanti

- Rally molto duro, colpi di scena. Non per Al Attiyah e Baumel, Toyota, e per l’astro nascente Schareina, Honda, che conducono le danze con sicurezza. Price, KTM, e Al Rajhi, Toyota, rallentati, fuori Paolo Lucci e grandi Amos e Ceci, Toyota

La Rioja, Argentina, 30 Agosto. La speciale più corta, la tappa più lunga, la speciale più lunga. Archiviati i record chilometrici del Desafio Ruta 40 edizione 2023, e con questi le prime tre frazioni del Rally (il Prologo più le prime due tappe), si passa alle dune e al picco più alto del Rally penultima prova del Mondiale 2023. Sabbia e navigazione, i cordoni e quella duna maestosa a 2.600 metri d’altitudine sul secondo “anello” di Belen, finalmente, e il profilo della Corsa si va caratterizzando. In testa Tosha Schareina, il… non ufficiale Honda, e la coppia Al Attiyah-Baumel, Toyota.

Terzo “anello”, Belen-Belen, 265 chilometri di Speciale più 197 di trasferimento. Moto. Tosha Schareina ha vinto il Prologo, la prima e la seconda Tappa. Di misura sugli avversari, Luciano Benavides in testa, ma chiaramente. È stato in testa anche aprendo la pista. Sempre davanti a tutti incaricandosi della navigazione, lo spagnolo ha vinto anche la terza tappa, anche sfruttando benissimo i bonus apripista che riesce a collezionare stando davanti con grande sicurezza. Chiaro che merita quella divisa da ufficiale Honda, e in Spagna già dicono che è l’erede di Marc Coma. Toby Price ha rotto l’ammortizzatore durante la seconda Tappa, Mattias Walkner gli ha dato il suo ed è uscito di Gara. In questo modo l’australiano leader del Mondiale paga un’ora ma resta in gioco. Generale: Schareina, Honda, Luciano Benavides, Husqvarna, Van Beveren, Honda, ma più staccato.

Auto. Niente da fare, il copione è collaudato. Al Attiyah finge di essere arrivabile, Al Rajhi esagera e spacca. Succede anche al Desafio Ruta 40. La prima è andata al Principe del Qatar, la seconda un po’ a sorpresa all’argentino Juan Cruz Yacopini (in coppia con lo spagnolo Oliveras su una Hilux Overdrive), la terza ancora a Al Attiyah, che passa al comando delle operazioni del giorno già dopo una quarantina di chilometri. Per quanto riguarda la Generale nessuna paura, il Principe ha dieci minuti di vantaggio sul sorprendfente Yacopini, e poco meno del doppio su Al Rajhi.

È un Rally duro, come promesso, difficile. Sunderland, GasGas, virus, Ekstrom, Can-Am, meccanica, Halpern, Mini, lasciano la Speciale anzitempo. È già successo quanto basta per gonfiare il dossier dei colpi di scena, più o meno importanti, più o meno sorprendenti. Quello senz’altro più vicino e spiacevole à il ritiro di Paolo Lucci, caduto forte poco dopo il rifornimento della seconda tappa e, sebbene tutto intero, non in grado di ripartire per la terza. Sino a quel momento Lucci aveva condotto una gara esemplare. Posto che l’avversario diretto nella corsa al Titolo Rally 2, Romain Dumontier, pagava oltre un quarto d’ora per una doppia penalità, Lucci gli si è incollato alle spalle e non lo ha mai mollato. Semplicemente quel che doveva fare. Il problema era la polvere, nella quale Paolo non poteva valutare correttamente i rischi che correva. Quando finalmente ha intravisto la possibilità di sorpassare l’avversario per mettersi al sicuro, si è lanciato e, proprio in quel piccolo tratto a vista, è andato a collidere contro un ostacolo nascosto nella sabbia. La caduta è stata forte ma Paolo è riuscito a finire la Tappa, è andato dai medici e subito a riposare. Il dolore è ricomparso durante la notte, sempre più forte, e a quel punto anche il Team ha ritenuto più opportuno soprassedere. Probabilmente, insieme a velocità, bravura nella (poca) navigazione e allenamento (molto), c’è stato un piccolo errore e sicuramente molta sfortuna, ma è così che si impara.

Saltando di categoria, ecco che ritroviamo Eugenio Amos e Paolo Ceci, ai comandi della Toyota Hilux Overdrive su cui sono saliti per la prima volta al Sonora Rally. Bella gara, e che sia così fino alla fine. Amos ha concluso la seconda tappa al sesto posto, e la terza al quarto. La classifica generale premia il duo italiano riconoscendo la bravura di entrambi. Amos e Ceci moderano gli entusiasmi, si ritengono in pieno percorso “scolastico” con la T1 Plus. Certo il ritmo dimostra che c’è da contarci per il futuro (e del resto Amos non è nuovo a performances del genere). Quarti assoluti al termine della 3a Tappa, Amos e Ceci sono adesso quinti nell’Assoluta, un minuto dietro a Guthrie e Walch, primi tra gli SSV T3. Avanti, due tappe alla fine!

© Immagini Red Bull Content Pool, W2R Championship – DPPI – Toyota – BRX - Sonora Rally – Rally Zone

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