Assosharing: "Non esiste un'emergenza monopattini"
Assosharing, associazione di categoria del comparto sharing mobility, è stata ricevuta in audizione dalla commissione Trasporti della Camera e il presidente Matteo Tanzilli oltre ad aver presentato alcune proposte legate alla regolamentazione della micromobilità ha anche esposto i risultati di uno studio promosso da Assosharing e dall'Osservatorio Sharing Mobility presso il ministero dell'Ambiente. Dai dati raccolti emerge che si verificano 44 incidenti ogni 10mila monopattini in sharing (cioè lo 0,004%), numeri che secondo Tanzilli dimostrano come "non esista alcuna emergenza monopattini in Italia".
Per quanto riguarda le proposte per aumentare la sicurezza ha sottolineato come sia importante una "regolamentazione che coinvolga, in modo integrato e uniforme, tutti i soggetti e i veicoli" ad iniziare dal "diminuire il differenziale di velocità tra la micromobilità e gli altri mezzi, abbassando a 20 km/h il tetto per i monopattini, rispetto agli attuali 25".
Per essere in grado di individuare con più accuratezza responsabilità comportamenti pericolosi, Assosharing ha proposto l'identificazione con codice univoco di ogni veicolo. Per formare invece i nuovi utenti punta sull'introduzione di un tutorial informativo obbligatorio sul corretto utilizzo mezzo all'interno dell'app. Per aumentare l'assistenza in caso poi di problemi o incidenti è stata proposta la creazione di un call center e di un numero di pronto intervento sempre attivo. Per garantire il decoro urbano e impedire la sosta selvaggia la soluzione potrebbe essere l'obbligo di scattare una foto al termine di ogni corsa.
Assosharing chiede anche l'introduzione del "veicolo in sharing" all'interno del Codice della Strada e l'aumento del limite di velocità nelle aree pedonali. Passare da 6km/h a 10 km/h aumenterebbe la stabilità del mezzo.
Ridicoli.
Pessimi.