Colonnine di ricarica: aumenta l’offerta in tutta Italia
All’interno di Expomove, rassegna fiorentina dedicata alla mobilità elettrica e sostenibile, è stato presentato il primo rapporto sulla mobilità a emissioni zero in Italia, realizzato da Legambiente e Motus-E, nell’ambito del convegno “Mobilità elettrica nei Comuni italiani“, organizzato in collaborazione con Anci.
Dal dossier, che analizza 104 capoluoghi italiani attraverso diversi indicatori, realizzando una prima mappatura sull’offerta di mobilità a zero emissioni su tutto il territorio nazionale, emerge che da febbraio 2018 a gennaio 2019 i punti di ricarica per le bici in Italia sono passati da 1.885 a 2.684, con un aumento quindi del 40%, mentre quelli per le auto sono cresciuti i maniera ancor più corposa: da 2.368 a 5.507, mettendo quindi a segno un aumento di oltre il 130%.
A livello territoriale, la Toscana, con 699 colonnine, è la regione più attenta a bici e mezzi leggeri, seguita dalla Lombardia con 499 punti di ricarica; fanalino di coda sono Molise e Basilicata, che dispongono di 5 e 7 unità di ricarica.
Passando al settore auto, in Lombardia e Trentino Alto Adige si conta il maggior numero di punti di ricarica per le vetture, con 1.134 e 709 stazioni; la classifica è chiusa in negativo ancora da Molise e Basilicata, che offrono rispettivamente soltanto 8 e 27 stazioni per le auto.
Dal rapporto emerge come sempre più persone decidono di spostarsi in città con mezzi non inquinanti, come bici, e-bike, mezzi pubblici a trazione elettrica compresi i treni urbani, o a piedi: a Milano, ed è un dato davvero rilevante, questi spostamenti rappresentano ormai più del 50% del totale.
«La sfida del clima è la più urgente, globale e difficile che abbiamo davanti per salvare il Pianeta - ha sottolineato Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente -, ma rappresenta anche un’occasione unica per costruire una mobilità a emissioni zero, attraverso politiche capaci di far crescere gli spostamenti in bici e a piedi, con trasporto pubblico e mobilità elettrica. Dobbiamo convincerci che uscire dall’inquinamento che assedia i nostri centri urbani è possibile, e al contempo possiamo riappropriarci di piazze e strade, rendendo più vivibili e sicure le città. Le storie e i numeri presenti nel rapporto ci dicono che sono tanti i segnali positivi, con una disponibilità crescente dei cittadini a spostarsi con mezzi non inquinanti».
«Siamo in una fase di transizione e c’è molto da fare con i Comuni - ha detto Dino Marcozzi, Segretario Generale Motus-E - perché ci sono diversi aspetti da razionalizzare e da rendere più semplici. In particolare, una necessaria semplificazione della normativa per installare colonnine di ricarica in un Comune, mentre le regole per la costruzione di Piani Urbani di Mobilità Sostenibile dei Comuni vanno semplificate e uniformate».