È una strategia di marketing molto interessante quella con cui Harley-Davidson sta spingendo una delle sue ultime e più coraggiose rivoluzioni, quella che ha come alfiere di primo piano la sua moto elettrica LiveWire.

In pratica, quel che ha fatto è stato l'aver trasformato ciò che secondo appassionati e osservatori del settore sarebbe uno dei principali freni al suo acquisto, ossia l'assenza dell'inconfondibile ruggito del suo bicilindrico, in un punto di forza. Da mostrare, anziché trattare come un aspetto che qualcun altro, forse, riterrebbe più saggio far passare il più possibile sottotraccia.

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Una manifestazione concreta di questa “magia” tattica la si era già potuta annusare in via sperimentale anche in una passata edizione di Eicma dove, montata su specifici rulli da test, la LiveWire poteva mostrare l'enorme coppia del motore elettrico già alla minima rotazione della manopola del gas, oltre che il suo rumore. O meglio, la sua assenza.

Ora Harley-Davidson ha deciso di replicare l'esperimento su una scala più ampia, cioè portando quella stessa modalità di sperimentazione anche nel mondo reale, installando i suddetti rulli in diverse città degli Stati Uniti.

Curiosi e detrattori potranno quindi ascoltare con le proprie orecchie come forse suoneranno le Harley (ma forse anche tutte le "due ruote") del futuro, con buona pace di quel passato in cui l'azienda aveva intrapreso una complessa battaglia legale per ottenere una sorta di “brevetto sonoro” sul suo celeberrimo B-Twin.