l'analisi

KTM, l'ipotesi di nuovi investitori si fa concreta e il titolo spicca il volo in Borsa. Il punto della situazione

- A poco meno di un mese dalla presentazione della richiesta di procedura di risanamento con autogestione, dalle parti del gruppo austriaco si intravvede qualche spiraglio di luce. Vediamo che cosa è successo nelle ultime ore quali sono state le principali tappe della vicenda
KTM, l'ipotesi di nuovi investitori si fa concreta e il titolo spicca il volo in Borsa. Il punto della situazione

Dal 29 novembre scorso, da quando, cioè, il gruppo Pierer Mobility, ha presentato una richiesta di procedura di risanamento con autogestione, attorno alla crisi KTM ha preso forma una nebulosa di notizie e di rumors, tra il catastrofico e il verosimile, come spesso accade nelle complesse vicende finanziarie che coinvolgono realtà di primissimo piano.

Rispetto al contesto, Moto.it ha cercato di assumere un atteggiamento orientato alla cautela, entrando nel merito soltanto nelle circostanze in cui la provenienza dei fatti era ufficiale o comunque verificabile, e tenendosi a distanza dalle supposizioni più fantasiose.

Oggi, per esempio, siamo in grado di riportare quanto è accduto poche ore fa nel corso dell'assemblea dei creditori che si è tenuta presso il tribunale regionale di Ried im Innkreis, nell'Alta Austria, come previsto dal piano di ristrutturazione. 

La cordata dei potenziali investitori

La notizia più importante è quella che riguarda la conferma della presenza in gioco di nuovi investitori che potrebbero garantire un'iniezione di capitali, come avevamo ipotizzato questa mattina riportando il coinvolgimento della banca d'affari Citigroup, coinvolta già nelle prime fasi successive all'approvazione del piano.

A quanto pare, sarebbero già tre i soggetti interessati, in grado di investire nell'azienda un capitale complessivo di 700 milioni di euro, cioè circa la metà dei 1,5 miliardi di debito con cui KTM chiuderà l'anno in corso.

Tra questi ci sarebbe, in primo piano il produttore di motociclette indiano Bajaj, che già detiene il 49,9% di Pierer Mobility e che, se l'accordo si concretizzasse, diventerebbe l'azionista di maggioranza del produttore austriaco. Per saperne di più con certezza, occorrerà attendere fino alla metà di gennaio, quando le offerte dovrebbero essere depositate e pronte per la firma.

La ventata di ottimismo scaturita da tutte queste notizie ha avuto effetti anche sul mercato azionario con il titolo di KTM che oggi ha chiuso la giornata di contrattazioni con un rialzo del 35 per cento ed è stata accompagnata da un comunicato nel quale la Casa ha confermato la sua partecipazione alla MotoGP anche nel 2025.

Si continua a navigare a vista, quindi, e non è per nulla certo che al timone resterà ancora Stefan Pierer.

  • Ormau
    Ormau, Genova (GE)

    Ho impiegato decenni, ma ora, con questo pezzo su KTM, ho capito che basta avere voragini di perdite x schizzare su in borsa. Grazie.
  • Federico Chiadini
    Federico Chiadini, Forli' (FC)

    Il silenzio di Dorna sulla vicenda comunque è imbarazzante
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