La Royal Enfield Continental GT diventa elettrica grazie a Saietta
Senza dubbio l'elettrificazione di una larga parte del parco circolante endotermico di piccola cilindrata in giro per le strade dell'Asia rappresenta non soltanto una grande sfida ma pure un'esigenza che riceve, da una parte, una spinta compulsiva dalle normative che imporranno uno stop ai motori a scoppio di bassa cubatura e, dall'altra, un forte richiamo dagli altissimi livelli di inquinamento atmosferico di alcune megalopoli: parte quindi una corsa verso l'elettrificazione a basso costo e rapida di veicoli che vengono usati quotidianamente da decine di milioni di persone.
Una delle vie più semplici e rapide per aumentare il numero dei veicoli elettrici in circolazione può essere la semplice sostituzione del motore con una power unit elettrica e a questo scopo l'azienda inglese Saietta propone alcune soluzioni. In realtà, Saietta si pone come interlocutore per tutta la motorizzazione di massa ma, per quanto riguarda da vicino il mercato motociclistico, l'azienda inglese ha realizzato una Royal Enfield Continental GT nella quale il motore bicilindrico è stato espiantato e sostituito con una power unit AFT 140 da 52 volt e dove la leva della frizione adesso comanda il freno elettrico con modalità rigenerativa. Un'operazione simile è stata realizzata da Saietta per la Hero Xtreme, una piccola commuter piuttosto comune in India, questa volta motorizzata con la power unit AFT 110 da 48 volt.
Nel video si può apprezzare la moto in movimento, meno forse l'impatto estetico del complessivo batterie-motore elettrico certo non semplice da armonizzare con le forme classiche della Continental GT, ma la logica di questi trapianti è anche quello di mostrare come con pochi adattamenti una moto - tra l'altro vendutissima sul mercato inglese - può diventare un EV, un po' come la ECM Photon che però è più un'operazione di retrofit ad opera di un'azienda che si occupa proprio della conversione di moto endotermiche in elettriche.
Resta soltanto da far notare che da almeno due anni Royal Enfield ha allo studio una moto elettrica, compito insidioso ma non impossibile per un Costruttore che - sopratutto in India - viene riconosciuto anche per il caratteristico sound dei propri monocilindrici e che dell'estetica retrò ha fatto la propria cifra stilistica.