Harley-Davidson presenta la LiveWire One a un prezzo bomba
Dopo aver fondato un marchio a parte per le sue moto elettriche, Harley-Davidson ha svelato la One, la prima nata appunto della divisione LiveWire. Le differenze con la LiveWire non sono tantissime, ma quello che colpisce davvero è il prezzo. Negli Stati Uniti la H-D elettrica costa 29.799 dollari mentre la One costerà 21.999 dollari. Anche negli USA a seconda degli stati ci sono politiche di incentivazione che arrivano fino a 2.500 dollari di bonus. Questo porta di fatto la LiveWire One a un prezzo inferiore alla soglia psicologica dei 20.000 dollari. Sia chiaro, 20.000 dollari rimane una cifra tutt'altro che economica, ma è comunque di quasi un terzo inferiore alla prima LiveWire. Per l'Europa non si conosce ancora il prezzo, ma sicuramente sarà più alto, basta pensare che in Italia la "vecchia" LiveWire a listino costa 34.200 euro.
Prezzo a parte, la One ha molto in comune con l'Harley-Davidson LiveWire che già conosciamo. A livello estetico vengno proposte due nuove grafiche con i colori bianco/nero e total blsck. Il motore rimane lo stesso da 78 kW di potenza e autonomia dichiarata resta 235 km. Questo fa pensare che la batteria possa essere la stessa da 15,5 kWh ma in attesa di maggiori dettagli è solo una supposizione.
Un'altra differenza è anche nell'esperienza d'acquisto. Il nuovo brand americano punta molto sull'online e su un target non necessariamente in linea con il marchio Harley-Davidson.
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EColi, Balmuccia (VC)Mmh, non proprio, se vogliamo tenere conto dell'incentivo bisogna tenere conto anche che i prezzi annunciati negli US sono esentasse, per via della differente tassazione nei vari stati
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valdinarco, Terni (TR)Dalla lettura dei dati di vendita e dalle politiche commerciali operate questo prodotto, in tutta la serie a listino, ad oggi, appare in linea con le altre proposte elettriche sul mercato, un sostanziale flop commerciale, non credo dovuto al prezzo, specie in relazione al produttore, che propone vari modelli termici non economici e comunque di successo, ma dai limiti propri della propulsione elettrica, allo stato attuale prevalentemente determinati dagli accumulatori e che a meno di sostanziali innovazioni tecnologiche, non vedono soluzione da tempo, parere personale, ovviamente.