L’aspettavamo già per l’anno scorso, Yamaha evidentemente ha voluto fare le cose per bene e si è presa una stagione in più pur di realizzare una moto allo stato dell’arte che sostituisse l’attuale R1 che arriverà ad EICMA 2014. Non sappiamo come si chiamerà l’erede della leggendaria supersportiva di Iwata, e riteniamo impensabile che Yamaha possa cambiare nome alla sua icona, ma ci possiamo aspettare di tutto se è vero com’è vero che la Casa dei tre diapason non ha lasciato nulla al caso.

Development Level Z, livello di sviluppo Z: con questo nuovo termine Yamaha ha voluto definire il nuovo riferimento per la raffinatezza del suo processo di definizione del modello. Un termine che ci lascia immaginare la meticolosità e la precisione utilizzate, anche perché, pur facendo la tara alle dichiarazioni degli uffici marketing, il modello si preannuncia di quelli epocali. Nello scarno comunicato stampa che accompagna il video (che si presenta come “episode .01”, lasciando intendere un’altra campagna marketing che ci svelerà progressivamente il modello) Yamaha parla infatti di “una moto capace di rispondere ai desideri di chi la guida in modo inedito, una moto che cambierà il modo di pensare, e di sentire, dei piloti”

Dichiarazioni impegnative, che lasciano immaginare un impiego rivoluzionario dell’elettronica e presumibilmente un ulteriore affinamento dei concetti di feeling legati alla coppia inerziale sviluppati con il propulsore a fasatura crossplane sviluppato sulla prima YZF-R1. Perché siamo tanto sicuri che si tratti di una R1? Non possiamo esserne certi, ovviamente, ma le linee degli schizzi parlano evidentemente di una supersportiva, l’avantreno e la piastra superiore di sterzo che si vedono al secondo 00:09 sono quelli dell’attuale R1 e abbiamo già avuto conferma del fatto che la R6 resterà immutata…

La linea laterale che vediamo è inequivocabilmente quella di una sportiva, con quella che sembra una pronunciata presa d’aria dinamica sotto la zona faro, codino minimalista e slanciato (con quelli che sembrano fari a LED nella zona inferiore) e un netto carico sull’avantreno. Attendiamo con ansia puntate successive, scandendo il conto alla rovescia per EICMA.