Apertura alla grande per il Gran Premio d’Argentina che già dopo la prima giornata si candida per ricevere il riconoscimento di migliore manifestazione della stagione. Pista spettacolare e scenografica, pubblico caloroso e numerosissimo che ha iniziato a creare oltre cinque chilometri di coda già alle otto di mattina, temperatura perfetta, piloti di nuovo determinati dopo la pausa di una settimana dalle prime due trasferte.
 

E come al solito si è attesa la sfida tra Antonio Cairoli e Ryan Villopoto che non è tardata ad arrivare, anche se l’ufficiale KTM si è visto insidiare il ruolo di battistrada che aveva rilevato alla partenza solo nell’ultima parte di gara. Tonino non ha infatti considerato le indicazioni dei suoi meccanici, e ha continuato col suo ritmo senza spingere ma che gli ha comunque permesso di aggiudicarsi il primo scontro sulla sabbia vulcanica. Anche se con un solo secondo e mezzo di vantaggio sullo statunitense. Villopoto ha fatto una gara in rimonta: rinsalendo dalla settima piazza e dopo aver scavalcato Max Nagl a tre giri dalla fine.

Il tedesco si è aggiudicato il terzo posto davanti al leader della classifica Clement Desalle, scivolato al primo giro quando era quarto e indietreggiato in ottava posizione. Jeremy Van Horebeek, quinto, ha preceduto il compagno di squadra Romain Febvre. 14° Davide Guarneri davanti a David Philippaerts ancora alla ricerca della messa a punto della moto.

MX2

Cavalcata solitaria invece per Jeffrey Herlings che dopo una partenza al fulmicotone ha tagliato il traguardo dopo aver rifilato oltre 20 secondi al compago di scuderia Pauls Jonass e quasi una trentina allo svizzero Valentin Guillod; solo 15° Tim Gajser partito nelle retrovie e preceduto di una posizione da Ivo Monticelli.

CLASSIFICHE