LUTTO NEL MOTOCROSS

È mancato Emilio Ostorero

- Era la leggenda del motocross italiano con sedici titoli nazionali e tante vittorie internazionali. Piemontese di Avigliana, aveva 88 anni e dagli anni Cinquanta, con la sua classe e la sua competenza, ha costruito le basi del cross in Italia
È mancato Emilio Ostorero

Eravamo alla fine degli anni Sessanta quando iniziavo a scrivere sui giornali di moto. Emilio Ostorero era il re del motocross da anni, lo rivedo come fosse oggi in sella alla sua Husqvarna 500, e per tanti anni ancora sarebbe rimasto un riferimento assoluto: era il crossista più autorevole, il più ascoltato, il nome più ricorrente nei titoli del Pilota Moto con la firma di Teresa Stuto.

Perchè ha corso e vinto fino ai quarant’anni, Emilio, quindi per dodici anni ha ricoperto la carica di commissario Unico per la Federazione Motociclistica Italiana e infine quella di Commissario Tecnico: il coordinatore dei titoli mondiali di Rinaldi nell’84 e di Puzar nel ‘90. Un monumento al motociclismo, un pilota tecnico, un dirigente appassionato ed esperto, un uomo modesto e arguto che tutti amavano.

Era figlio di un barcaiolo, era nato il 23 novembre del ‘34 ad Avigliana, 30 km da Torino e amava le moto fin da piccolo: gimkane, poi direttamente il motocross. Lavorando come meccanico alla Alpino di Stradella, ottenne una 175 nel ‘52 ed era invece su una Mondial quattro anni dopo quando conquistò il suo primo titolo italiano della 250. Già nel ‘57 fece la prima doppietta, 250 e 500.

Tante le sue moto: Mi-Val, Bianchi con cui vinse anche la sua prima gara internazionale, l’Europeo 250 nel giugno 1960 proprio sulla pista della sua Avigliana; poi la Husqvarna 500 e la BSA, CZ, Bultaco, Ossa... Emilio avrebbe corso fino al 1976 e quando aveva già passato i cinquant’anni volle provare anche i rally africani. Era amico di Gaston Rahier, volle seguire il belga della BMW al Faraoni del 1984, concludendo sesto assoluto su Honda.

Dal 1971 era Cavaliere della Repubblica, dall’84 Commendatore e dal 2021 anche Cavaliere del Cross per la FMI. Con Franco Daudo, Ostorero ha scritto un libro che potete trovare sul web. L’editore è Melli, il titolo “Il motocross, la versione di Emilio Ostorero”.

Alla famiglia e ai suoi amici arrivi l’abbraccio della redazione di Moto.it e di tutti gli appassionati italiani.Era davvero un grande personaggio e una bellissima persona.

Emilio Ostorero
Emilio Ostorero
  • Vintagetech
    Vintagetech, Torino (TO)

    Dispiace davvero tanto, mando da qui alla famiglia sentire condoglianze. Appena posso passo. Ho ancora le sue foto sulla pista di Avigliana. Era una persona molto buona e non si vantava mai di ciò che ha fatto, mi piaceva sentirlo parlare. Ancor di più insieme a Pernat, quando cercava di fargli tirare fuori qualche aneddoto e gli diceva di non fare il timido. Spero inoltre che la famiglia abbia ancora il locale sul lago e che possa tornare ad essere una meta come negli anni passati.
  • superiormotorcycles_4914323321
    superiormotorcycles_4914323321

    Grande pilota, appassionato puro. Peccato si sia trovato a combattere, per il mondiale, contro dei miti, i belgi de Coster e Robert, entrambi ufficiali Suzuki (500 e 250) in primis. Ricordo con gioia una conviviale… bagnacauda! Un abbraccio alla famiglia.
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