Subito spettacolo nel GP della Lettonia che ha portato definitivamente alla ribalta Jeffrey Herlings. Al suo secondo appuntamento stagionale dopo l’inaspettato 4° posto ottenuto in Russia, sulla sabbia di Kegums il campione in carica della KTM ha bruciato le tappe dimostrando di essere pronto per battersi per il podio prima segnando il miglior tempo nel turno di prove libere, e poi confermando la sua smania di primeggiare assicurandosi la vittoria della qualifica una volta scavalcato l’eroe di casa Pauls Jonass.

Una vittoria schiacciante, giunta mentre il neo leader MXGP Tim Gajser (miglior crono in mattinata) era incorso una caduta nelle waves che lo ha costretto ad una tappa ai box per sistemare la sua Honda per poi chiudere 18°, mentre Tony Cairoli come se non bastassero gli acciacchi della Russia si è presentato in pista con un febbrone da cavallo che lo hanno costretto ad andare al rallentatore tanto da rimediare un 12° posto non certo consono al suo potenziale.

Distanziato quattro secondi da Herlings, il lituano della Husqvarna IceOne Arminas Jasikonis si è distinto per la rimonta dalla 6ª piazza che gli ha permesso di aggiudicarsi il posto d’onore davanti a Arnaud Tonus, al ritrovato Jeremy Van Horebeek e a Jeremy Seewer. Applauditissimo anche Jonass, trovatosi per la prima volta nella sua carriera al comando della classe regina per ben 6 giri, quando l’indurimento delle braccia e il calo fisico lo ha costretto a rallentare e ad accontentarsi di chiudere il traguardo 6° davanti al consistente Ivo Monticelli.

Su di un altro pianeta Jorge Prado, che prima ha firmato il migliore tempo nelle crono MX2 e poi si è esibito in una corsa solitaria che l’ha portato ad assicurarsi alla sua 5ª affermazione in qualifica. Alle sue spalle Thomas Olsen, Ben Watson ed Henry Jacobi mentre Michele Cervellin ha concluso 7° dopo aver guadagnato un paio di posizioni.

La prima manche dell’Europeo 250 ha invece registrato il grade recupero dallo scatenato Alberto Forato che dalla 24ª posizione si è migliorato giro dopo giro tenendo duro anche al tentativo di attacco del capoclassifica Stephen Rubini transitando sotto la bandiera a scacchi addirittura 3° dietro al vincitore Roan Van De Moosdijk e al sorprendente inglese Jeremy Sydow. Bravo anche Nicholas Lapucci 7°, mentre Giuseppe Tropepe ha chiuso 13° davanti al leader della 125 Mattia Guadagnini in gara con una 250 2T per fare allenamento in previsione della prossima tappa dell’ottavo di litro.