MX Nazioni. Intervista a Cairoli: "Avrei battuto gli USA anche sul duro"
Un’altra vittoria, ma senza americani.
«L’importante era portare l’Italia sul podio, purtroppo è capitato questo infortunio a Lupino e non ce l'abbiamo fatta».
Tu invece hai corso alla grande.
«Io su questi terreni mi trovo benissimo e ho portato a casa il miglior risultato possibile, meglio non si poteva fare».
La seconda manche è stata un po’ più dura. Hai sentito la pressione di Herlings?
«No, ho tirato i primi giri, poi ho mollato un po’ il ritmo. Non sapevo che fosse dietro, dopo 4-5 giri si era avvicinato anche sotto ai 10 secondi. Poi me l’hanno segnalato e ho aumentato di nuovo il ritmo».
Quest’anno è stato il migliore della tua carriera?
«Sicuramente è stata una stagione fantastica, speriamo di migliorare sempre e di fare ancora meglio il prossimo».
Gli americani hanno imputato tutto a questa pista che era sconosciuta per loro. Secondo te è giusto?
«Sì, è giusto. E’ come se uno che non ha mai fatto Supercross va da loro e vuole subito vincere. Loro con la tecnica e con il talento che hanno, hanno fatto del loro meglio, ma per loro è stato difficile. Sono stato sorpreso da Barcia, aveva un ritmo superiore rispetto agli altri americani».
Ma se oggi fossimo statui a Faenza, o su una pista sul duro?
«Faenza non è una delle mie piste preferite. L'anno scorso in Francia abbiamo sbagliato qualcosa. Il prossimo anno con il team che avremo potremo puntare al podio perché gli altri due che comporranno la squadra vanno più forte sul duro che sulla sabbia».
Il tuo Nazioni ideale sarebbe i primi 20 americani e i primi 20 europei.
«Gli Stati Uniti hanno più talenti in generale, perché sono molto più grandi, ma se ci fosse stata una sfida America-Europa avremmo vinto più gare».
FEDE200949
Purtroppo il forum è decaduto con la presenza di gentaglia che continua a criticare Cairoli e gli europei