MX. Internazionali d'Italia 2020. Tim Gajser Re di Ottobiano
Un felino: rapidissimo, preciso, implacabile. Neanche i tanti doppiati che hanno popolato le manche del giro di boa degli Internazionali d'Italia 2020 hanno rallentato la cavalcata solitaria di Tim Gajser che, come sette giorni prima, ha fatto sua sia la manche MX1 che la Supercampione.
Entrambe le volte l’ufficiale HRC si è lasciato alle spalle il compagno di scuderia Mitch Evans.
L'australiano, pur facendo vedere di essere già capace di grandi cose anche in sella alla 450, nonostante il suo tentativo di forcing, si è dovuto inchinare all’attuale superiorità del campione in carica MXGP.
Il terzo gradino del podio è stato sempre appannaggio di Arminas Jasikonis, che, con la sua tipica guida grintosa, ha ribadito la sua predisposizione per i terreni sabbiosi.
Nella MX1 l’ufficiale Husqvarna IceOne ha preceduto il neo acquisito del team Yamaha SM Action Henry Jacobi, che nella manche successiva è caduto alla partenza ed un’altra volta mentre era in pieno recupero, mentre nella Supercampione si è lasciato alle spalle Arnaud Tonus che al suo debutto stagionale era terminato 5°.
La formazione azzurra della 450 ha registrato due settimi posti di Ivo Monticelli malgrado l’indurimento degli avambracci e problemi agli occhiali nella MX1, e una caduta al via della SC dove è stato autore di una bella rimonta dalle ultime posizioni.
In entrambe le batterie il marchigiano ha preceduto Michele Cervellin, mentre Alex Lupino ha collezionato un 10° e un 11° posto; consistente il 5° di Alberto Forato nella Supercampione, che in precedenza aveva però chiuso solo 9° dopo essere partito male ed essersi tolto gli occhiali ai primi giri.
Assenti i protagonisti di Riola Jago Geerts e Ben Watson, la 250 si aspettava una prova di forza degli ufficiali KTM, il nuovo arrivato Rene Hofer in sostituzione di Jorge Prado e Tom Vialle, ed invece Maxime Renaux l’ha fatta in barba a tutti soffiando il ruolo di battistrada nel corso del quarto passaggio al compagno di squadra Andrea Adamo.
Poi è rimasto al comando senza problemi sino al traguardo, ribadendo la sua grintosa giornata piazzandosi 6° nella manche di chiusura e primo delle quarto di litro.
Il francese della Yamaha SM Action, neoleader del campionato, ha preceduto il ritrovato Gianluca Facchetti, Tom Vialle rinvenuto dalla decima piazza, Thibault Benistant e Mikkel Haarup quest’anno in sella alla Kawasaki F&H.
Una forte indisposizione dovuta ad uno stato influenzale ha invece relegato in 7ª posizione Mattia Guadagni che nella Supercampione è rimasto nelle retrovie complice anche una brutta partenza.
La 125 è stata la più contesa, con Andrea Roncoli che l’ha spuntata dopo essersi spartito un 1° ed un 3° posto con il vincitore della prima tappa Pietro Razzini che ha mantenuto il ruolo di capoclassifica grazie al 2° di giornata davanti all’estone Vettik Meico e a Liam Everts.