MX. Internazionali d'Italia 2020. Tim Gajser apre le danze
RIOLA SARDO - Il debutto stagionale ha messo in crisi tanti piloti ma non Tim Gajser che nell’apertura degli Internazionali d’Italia ha subito fatto vedere che l’inverno non gli ha fatto perdere lo smalto della scorsa stagione.
Nonostante lo sforzo stressante derivato dal fondo sabbioso, giro dopo giro sempre più impegnativo, lo sloveno della HRC, in gara con una nuova moto dagli aggiornamenti top secret, ha svettato nella manche cronometrata MX1.
Poi ha risolto brillantemente l’indurimento delle braccia riuscendo a mantenere il comando dall’inizio alla fine, facendo il bis nella frazione conclusiva dedicata ai migliori risultati della manche 450 e 250.
Nella MX1 il secondo gradino del podio è andato al compagno di squadra Mitch Evans al suo debutto nella categoria, che a metà gara ha avuto la meglio su Ivo Monticelli ed ha allungato il passo chiudendo a 4 secondi da Gajser, ma che nella SC è stato costretto al ritiro per i danni accusati nella caduta collettiva alla seconda curva dopo la partenza.
Evento che puntualmente si ripete, e che urge sempre più essere risolto in quanto capace di compromettere la stagione dei piloti che possono essere coinvolti involontariamente in un incidente.
Nonostante una scivolata il 3° gradino del podio è andato a Jeremy Seewer, che si è dimostrato ben preparato lottando sempre nelle prime posizioni tanto da assicurarsi il posto d’onore nella finalissima dove è rimasto sempre in scia a Gajser.
Dietro a lui ha concluso l’ufficiale Husqvarna Arminas Jasikonis, il quale nella frazione precedente era rimontato da metà gruppo sino al 5° posto.
Sfortunato Clement Desalle, che dopo il 5° posto iniziale in quella successiva si è ritirato dopo poco per problemi alla sua Kawasaki, che ha così chiuso mestamente la giornata della KRT rimasta sottotono causa la non esaltante prova del neoassunto Romain Febvre terminato 14° e 11°.
Nei problemi in apertura con le braccia, Gautier Paulin si è prima accontentato dell’8ª piazza, per poi migliorarsi in chiusura dove ha concluso 4°.
Tra gli azzurri della 450 si sono distinti sia Monticelli, che però dopo una buona apparizione iniziale chiusa in 6ª posizione nella successiva è stato tagliato fuori dalla caduta alla partenza, Alberto Forato “in prestito” in questo campionato alla classe superiore ma che ha dimostrato di avere un ottimo potenziale nella categoria visto anche il 7° posto ottenuto nella MX1 e l’8° nella Supercampione, e Michele Cervellin che ha guidato già piuttosto bene la sua Yamaha SDM Corse terminando prima 9° e poi 7°.
È rimasto invece in ombra Alex Lupino, che in sella per la prima volta alla Yamaha inizialmente non è riuscito a fare meglio di 17° per poi uscire praticamente dalla SC per problemi di stomaco dovuti al suo stato influenzale.
Ottima invece la prestazione dell’emiliano delle Fiamme Oro Pietro Razzini che si è aggiudicato la 125 davanti ad Andrea Bonacorsi, al danese Rasmus Pedersen e ad Andrea Roncoli, e quella di Mattia Guadagnini il cui esordio nella 250 lo ha visto segnare il migliore crono della sua batteria ed il 4° nella manche 250 per poi chiudere 5° di classe nella batteria conclusiva.
La 250 è stata vinta dal belga Jago Geerts, che l’ha spuntata sul compagno di scuderia Ben Watson e su Maxime Renaux che si è poi fatto valere anche successivamente chiudendo 3° della sua categoria.