Non c’è niente da fare, almeno per ora Jeffrey Herlings ha raggiunto uno stato psicofisico talmente elevato da riuscire a dettare la sua inesorabile legge di mattatore. Il suo momento magico lo ha ribadito anche sulla stressante sabbia lettone nonostante le due partenze non da manuale alla quale ha fatto seguire altrettante implacabili rimonte che lo hanno premiato con la sua quarta doppietta stagionale grazie alla quale ha raggranellato qualche altro punto nei confronti del campione in carica nei confronti del quale ha ora 29 lunghezze di vantaggio.

Da parte sua Tony fa comunque i miracoli visto che, a parte l’attuale leader, tutti gli altri avversari è capace di tenerseli comodamente dietro come ha fatto di nuovo anche in questa occasione. Da una parte il nove volte iridato è stato aiutato da partenze al comando, dall’altra ha chiuso la seconda manche con un polso dolorante e l’amaro in bocca per avere perso la possibilità di difendere il proprio ruolo di battistrada a causa di un doppiato che si è trovato davanti in traiettoria e che non ha potuto schivare. Il contatto gli ha fatto perdere quella frazione di tempo che è bastato al suo inseguitore per mettere a segno la mossa vincente prendendo subito quel minimo margine che poi Tony non è stato più in grado di azzerare.

Nella manche iniziale la terza piazza era andata al tenace Romain Febvre che pareva trovarsi nella giornata giusta per far suo quel terzo gradino del podio che inseguiva da inizio stagione, ma nella parte iniziale della seconda manche il francese della Yamaha è stato urtato da un avversario che lo ha fatto cadere dovendosi ritirare per il forte dolore ad un polso.

Sul terzo gradino del podio è quindi salito Gautier Paulin, che grazie ad un 4° ed un 3° posto si è lasciato alle spalle Clement Desalle, Tim Gajser e Jeremy Van Horebeek in lenta ripresa dal suo infortunio di inizio stagione; 15° Alex Lupino.
 

Ancora una volta per il leader Pauls Jonass il GP di casa si è rivelato stregato visto che anche in questa occasione non è riuscito a regalare la vittoria ai suoi tanti tifosi. Ad imporsi nell’assoluta non è stato però il suo più acerrimo rivale Jorge Prado bensì il danese della Husqvarna Thomas Olsen che si è distinto per essersi tenuto alle spalle il campione lettone per tutta la prima manche e per aver disputato una grintosa seconda frazione dove da 5° ha chiuso alle spalle del vincitore Prado.

Lo spagnolo si è visto andare in fumo le possibilità di fare sua la settima tappa iridata a causa della caduta al via della manche d’apertura, dove ha poi chiuso 10° in rimonta nonostante una seconda scivolata. Con anche Jonass penalizzato da una partenza nelle retrovie in Gara 2 che lo ha relegato al 5° posto parziale e al 3° assoluto di giornata, i due portacolori KTM si sono visti soffiare il posto d’onore finale dal giovane belga della Yamaha Kemea Jago Geerts che ha debuttato quest’anno nel Mondiale dove essersi aggiudicato due anni fa il titolo Europeo 125.

Ancora una giornata positiva per Michele Cervellin, che è uscito a testa alta dalle buche e carreggiate chiudendo l’impegnativo gran premio in 7ª posizione, quattro in meno di Samuele Bernardini.

CLASSIFICA