Fantic Motor Caballero 125 Scrambler e Flat Track TEST: Roba da grandi!
Fantic Motor ci sta facendo sognare. Dopo la gamma di enduro e supermotard di piccola cilindrata, amatissima dai giovani motociclisti, la Casa veneta rispolvera un nome che fa scendere la lacrimuccia ai quarantenni di oggi. La Caballero infatti è stata un must degli anni 70 e 80, una icona di un'intera generazione. Efficace in fuoristrada, a suo agio nei licei dei papà dei sedicenni di oggi. Nel 2018 la storia riparte. Con lo stesso, identico logo, ma con contenuti adeguati ai nostri tempi.
La Caballero non è più una moto da enduro racing (per questo sport ci sono le moto dedicate di Fantic Motor), ma un'attualissima Scrambler (declinata anche in versione Flat Track).
Rinuncia al motore due tempi, visto che la potenza imposta dalla legge per i 125 è fissata in massimo 15 cavalli per tutti. Ma guadagna consumi irrisori e una grande robustezza. Il motore è infatti l'affidabile monoalbero Yamaha-Minarelli con raffreddamento a liquido e 4 valvole per cilindro, e dispone di 6 marce. Il telaio è un solido monotrave in acciaio, dotato di piastre laterali in ergal ricavate dal pieno. I cerchi sono in alluminio, a raggi. La Scrambler ha gomme Mitas da enduro nelle misure 110/80 R19 davanti e 130/80 R17 dietro. La Flat Track dispone di gomme meno tassellate e al posteriore sfoggia la classica ruota da 19", usata in tutte le gare destinate a questa disciplina. Le sospensioni sono di notevole fattura: alla forcella rovesciata da 41 mm di diametro corrisponde il mono regolabile nel precarico. Lo scarico è doppio ed è costruito da Arrow.
La Caballero non delude nemmeno nella frenata, fornita dall'impianto BYBRE (quindi progetto italiano Brembo) con un poderoso disco a margherita da 320 mm e ABS a due canali Continental disinseribile. Sono notevoli anche le finiture delle piastre della forcella, dei comandi elettrici e delle plastiche in generale. Il serbatoio dispone di 12 litri di capienza e il peso a pieno carico è di 130 kg. La sella è adatta a tutti, perché dista solo 845 mm da terra ed è molto stretta. Le due versioni che abbiamo provato non costano poco, entrambe 4.990 euro, ma convincono con una qualità costruttiva che convincerà anche i più scettici. Volete un esempio? La Caballero ha un faro a led anteriore bello nello stile e con una potenza che non troviamo di solito nemmeno sulla maxi. Avviso ai sedicenni: è perfetta per le notturna in fuoristrada!
La nostra prova
Piccola peste. La Caballero ci ha stupito, e non poco. Negli stessi giorni del test avevamo in redazione anche diverse maxienduro, ma abbiamo guidato quasi sempre lei. Brillante - a dispetto dei 15 cavalli imposti dalla legge - e con un sound di scarico coinvolgente. In città è uno spasso. Scatta come un furetto al semaforo e ti invoglia a mettere tutte le marce in cento metri. Proprio come si faceva con la mitica Caballero dei tempi andati. La moto è piccina, agilissima nel traffico, ma ospitale anche per chi supera il metro e ottanta. Le sospensioni lavorano molto bene e digeriscono il peggior pavè senza farci saltare le otturazioni.
La Caballero 125 è una moto adulta, a dispetto della cilindrata. Renderà felici i sedicenni. Ma - lo scommettiamo - farà inventare un sacco di balle ai papà in cerca di scuse per usarla. E' fatta bene e diverte parecchio a velocità ben lontane dal ritiro patente. La velocità massima è pari a 112 km/h reali (corrispondono a 124 indicati) e si possono tenere i 100/105 indicati senza fatica. Quindi la Caballero è adatta anche a gite fuori porta non troppo lunghe, assecondata da consumi davvero bassi (siamo intorno ai 30 km/l).
Scrambler e Flat Track si differenziano a livello ciclistico in modo sensibile. La Scrambler è più leggera e agile, meno caricata sul davanti. La Flat Track ha un'impostazione più stradale; è meno agile in città, ma più stabile nel misto extraurbano.
E fin qui abbiamo parlato delle cose belle. Difetti? Il collettore scalda la gamba nelle soste prolungate in città. E la strumentazione, bella e ricca di informazioni, lamenta un contagiri decisamente impreciso. Tutto sommato poca cosa, a fronte di un progetto azzeccato e degno del logo Caballero sul serbatoio.
Abbiamo utilizzato
Andrea Perfetti: casco Ottano, giacca Tucano Urbano Summer Task, Jeans Tucano Urbano, scarpe TCX Boots, maschera Scott Prospect.
Umberto Mongiardini: casco Tucano Urbano EL'JET, giacca Revi'it! Newton, guanti Rev'it Palmer, scarpe Rev'it Mohawk.
Maggiori info
Luogo: Milano
Meteo: sole, 26°
Tester: Andrea Perfetti (185 cm, 85 kg); Umberto Mongiardini (172 cm, 62 kg)
Testo di A. Perfetti
Riprese di Luca Catasta e Antonio Mulas
Montaggio di L. Catasta
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aerox100, Civezzano (TN)Bella moto , con il carburatore è un pezzo in meno che si puo'rompere, ma una domanda: le gomme con quelle misure (flat track)19" ,le fa solo una ditta la Mitas perchè le Dunlop non sono omologate su strada,tra 5 anni le troveremo ancora?
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Paul86, Varese (VA)Perché non provare anche la flat track sullo sterrato? Sono curioso di sapere come si comporta...