CA-I-RO-LI, CA-I-RO-LI, CA-I-RO-LI… Il nome del fantino di Patti è riecheggiato a lungo nell’anfiteatro sabbioso di Ottobiano al termine dell’11ª tappa iridata, che ha visto Tony Cairoli mantenere le aspettative ricoprendo il ruolo protagonista assoluto del FIAT Professional Gran Premio della Lombardia. La sua inossidabile classe è emersa al termine di una giornata dove è stato costretto a far ricorso a tutta la sua grandezza per rimediare anche gli errori fatti dovuti alla sua estrema velocità. Non nella prima manche, che ha vinto senza affanni con 11 secondi di vantaggio sul suo più prossimo inseguitore, bensì nella seconda, dove ha mandato in visibilio tutti i suoi fan con una grintosissima rimonta dalla 5ª piazza, dove era finito a causa di una scivolata nel corso del secondo giro mentre era al comando.

Giro dopo giro ha guadagnato metri sugli avversari che aveva davanti e che avevano imposto alla gara un ritmo pazzesco, mettendo nel mirino prima Clement Desalle, poi Kevin Strijbos ed infine Tim Gajser, al quale ha soffiato il ruolo di battistrada al 4° passaggio per poi involarsi per la seconda volta vincitore verso il traguardo. Una giornata praticamente perfetta, che gli ha permesso di guadagnare ben 50 punti nei confronti del leader Jeffrey Herlings, operato alla clavicola ma ancora privo della certezza di potersi schierare al via del GP di Indonesia, che si corre tra due settimane.

Il podio è stato completato dagli ufficiali Husqvarna IceOne, Gautier Paulin e Max Anstie, il primo rimasto sempre nelle prime posizioni piazzandosi 3° e 4°, l’inglese alle stelle per aver centrato il primo podio stagionale dopo i tanti eventi sfortunati che gli erano capitati nella prima parte dell’anno.

4ª piazza per Tim Gajser, che ha avuto il suo acuto in Gara-2 dove è terminato alle spalle di Cairoli, e che ha preceduto Romain Febvre, Jeremy Seewer e Max Nagl; 13° Alex Lupino, che è stato applaudito per il bel sorpasso a Evgeny Bobryshev a poche decine di metri dal traguardo della prima manche, grazie al quale ha concluso 11°.

La MX2 si è aperta all’insegna di Thomas Covington che sul traguardo ha preceduto Jorge Prado e Pauls Jonass, ma poi nella seconda frazione lo statunitense non è riuscito a far meglio di 4° mentre lo spagnolo della KTM ha condotto al comando tutta la gara, assicurandosi il gradino più alto del podio davanti a Covington e Jonass, che non è riuscito a correre sciolto come in altre occasioni.

Ancora una volta Michele Cervellin ha firmato il miglior risultato azzurro, ma il veneto non ha interpretato al meglio, come in altre occasioni, la pista, col risultato da chiudere la giornata 11° assoluto.

Sia la EMX250 che la WMX sono andate ai colori olandesi: la prima grazie alla bella prestazione del pilota del team Astes4-Tesar Yamaha, Roan Van De Moosdijk, mentre la classe femminile è stata appannaggio della regolare Nancy Van de Ven, che ha preceduto Kiara Fontanesi, mattatrice della prima manche ma solo 3ª in quella finale, la quale si è portata al posto d’onore nella classifica iridata a 21 punti da Courtney Duncan.
 

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