Partito col patema di essere arrivato in ritardo, tanto da aver saltato le prove libere a causa dello smarrimento del bagaglio, Jeffrey Herlings non ci ha messo molto a lasciarsi alle spalle il brutto momento: gli è bastato il turno di prove cronometrate per entrare in sintonia con la pista, e segnare il secondo miglior tempo dietro a Tim Gajser per poi riprendere fiato e trovare il sorriso con la vittoria della manche di qualificazione.

L’holeshot era stato di Romain Febvre, ma, mentre il francese era nei problemi a causa di un paio di scivolate, l’ufficiale KTM ha mantenuto un passo velocissimo che lo ha portato a scavalcare i tre piloti che aveva davanti passando al comando al 9° giro, per poi tenere stretta la posizione sino al traguardo.

Alle sue spalle si è piazzato Jeremy Van Horebeek, che aveva approfittato della caduta del compagno di squadra francese per rilevare il ruolo di battistrada, e che ha preceduto l’accoppiata Kawasaki formata da Julien Lieber e Clement Desalle. Transitato al primo giro in 6ª piazza, Tony Cairoli ha rimontato sino al 3° posto, ma poi un errore gli ha fatto perdere due posti e si è dovuto accontentare di chiudere davanti a Jeremy Seewer e Max Nagl; bene Alex Lupino, che ha mantenuto sino alla fine la 9ª posizione.

Caduto alla partenza, Gajser ha invece chiuso 14° davanti all’idolo di casa Evgeny Bobryshev, anche lui rimasto in fondo al gruppo.

Dopo aver siglato il miglior crono in mattinata, Pauls Jonass ha dato un colpo di spugna ai suoi ultimi deludenti risultati, confermando di essersi ritrovato vincendo la manche selettiva davanti al rivale spagnolo Jorge Prado, che però ha sempre seguito i suoi passi.

Il terzo posto va al sudafricano della HRC Calvin Vlaanderen, davanti al pilota di casa Vsevolod Brylyakov; bravo il grintoso Michele Cervellin, rimasto sempre nei top ten fino a chiudere 7°.

Azzurri in evidenza anche nella prima manche EMX250, che ha visto mattatore il francese Tom Vialle precedere Giuseppe Tropepe e Nicholas Lapucci; 7° Alberto Forato.

CLASSIFICHE