“Gerry” e Francesca Gasperi. Con loro fino in Madagascar per la Strada della Speranza
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Imperia, 14 Maggio. Certe volte le strade dell’uomo si incrociano, ma più spesso restano parallele e distanti. Rarissimamente, dopo essersi incrociate e riunite, proseguono insieme dando vita ad una nuova strada, comune. È quel che sta accadendo a Maurizio Gerini e Francesca Gasperi, da una parte, e a Padre Floriano, dall’altra. Tutto è maturato all’improvviso, come e con un colpo di fulmine. Un giorno Maurizio Gerini e Francesca Gasperi si innamorano della missione di Padre Floriano in Madagascar. Floriano Strappazzon, un ultra ottuagenario dell’entroterra imperiese, sessant’anni fa alla prima missione africana si è innamorato del Madagascar, un’isola di bellezza mozzafiato nel contrasto con gravi difficoltà del suo genere umano.
Padre Floriano non molla: vuole che sia completata la strada per collegare vari villaggi attorno a Ihorombe, dove il sacerdote risiede da oltre mezzo secolo, in modo tale che il Sud-Est dell’Isola sia finalmente accessibile. Ne va degli approvvigionamenti in generale, ma soprattutto della sicurezza sanitaria e del supporto medico, non a caso uno dei problemi più gravi e urgenti di questo angolo di terra finché quella strada non si collegherà all’ospedale di Iakora.
È in gioco la vita di circa 60.000 abitanti, sparsi in una vasta area dimenticata da dio, per i quali Padre Floriano si è già adoperato per costruire scuole, chiese, un impianto idroelettrico. Il governo regionale ha dato il suo placet e ha già messo a disposizione i macchinari per l’intervento definitivo di ripristino della strada e la costruzione di alcuni ponti, progetto già sviluppato da un ingegnere italiano. Mancano le “rifiniture”: mano d’opera, carburante, logistica e interventi vari per una cifra calcolata di 50mila euro. Una cifra importante in quel contesto, risibile da noi.
Era destino che fosse una storia d’amore e di difficoltà, e che le due strade parallele si unissero in un’unica via. Che poi è, di fatto, la Strada della Speranza. Per Floriano un’arteria che nel progetto unirà il centro dal Madagascar ai villaggi del Sud-Est, e che un giorno favorirà finalmente un salto fondamentale di progresso, soprattutto sanitario e di istruzione, per ora inibito dalla difficoltà di accesso alla zona. Per somma di difficoltà, non ultima quella economica, la strada è ancora una traccia.
Anche per questo si chiama la Strada della Speranza. Terra da spianare e ponti da costruire e riunire in un unico nastro di asfalto che porterà sicurezza e salute laddove adesso arrivano solo, e con enorme difficoltà, interventi di emergenza. Per Maurizio e Francesca è, così come lo è per Padre Floriano, la speranza che la Strada si compia e l’urgenza degli sfortunati abitanti di villaggi remoti diventi l’urgenza di contribuire all’esito felice dell’ultimazione del progetto stradale.
Nel 2021, Maurizio e Francesca avevano intrapreso un viaggio a piedi di 4 giorni, allora chiamato “Zaino in spalla e mano sul cuore”. Avevano attraversato le Alpi in solitaria. Volevano dare un contributo al progetto del Gaslini per l’assistenza domiciliare ai bambini oncologici. Chiamando all’appello con i loro racconti sui social, in soli 4 giorni erano riusciti a raccogliere 10.000 euro! Dunque la formula può funzionare, e Maurizio e Francesca hanno pensato di replicarla per “La strada della speranza”.
L’intento è quello di creare, strada facendo, una nuvola di solidarietà che diventi, così come fu per i bambini del Gaslini, un piccolo sole per i villaggi abbandonati del Madagascar. Allora uno slancio di generosità diventato cosa seria. Oggi, conosciuta la storia di Padre Floriano, una cosa seria da subito.
Maurizio e Francesca hanno progettato un viaggio in moto con destinazione il Madagascar e i villaggi di Don Floriano. Durante il viaggio sperano di essere accompagnati dalla sensibilità di amici, conoscenti, appassionati, tutti quelli, insomma, disposti a dare il loro contributo per il progetto. Al loro arrivo consegneranno a Padre Floriano il bilancio con la cifra raccolta durante il periodo del viaggio. Anche la diffusione del loro progetto parte contestualmente al viaggio, e il motivo è semplice.
Soltanto fino a ieri era un correre pazzesco per completare la raccolta delle risorse, organizzare la non facile parte burocratica, la logistica del viaggio che è cosa, dal punto di vista economico, completamente staccata dal progetto di solidarietà. Maurizio e Francesca hanno ricevuto le due Transalp che saranno protagoniste del lungo viaggio da Honda Italia, e completato con gli sponsor amici gran parte del budget. Il resto è di tasca loro, ma questo lo sapevano. Quel che nessuno dei due immaginava è che per rendere attive una serie di carte avrebbero avuto bisogno anche delle ultime ore. Finalmente, sono partiti.
Per non farsi mancare nulla i nostri due Inviati hanno scoperto che anche la rotta doveva subire vari aggiustamenti strada facendo. Originariamente doveva essere un largo periplo attraverso l’Europa fino alla Turchia. Dopo aver attraversato Iraq e Arabia Saudita avrebbero continuato attraverso Sudan, Etiopia e Kenya da dove si sarebbero imbarcati per il Madagascar. Chiuse le frontiere del Sudan, tutto da ricominciare. Dovendo partire prima della calura africana, è stato tagliato fuori il percorso africano continentale. Dall’Arabia Saudita i nostri passeranno direttamente in Madagascar, in volo, e lì troveranno un’altra moto con la quale si riuniranno a Padre Floriano e, virtualmente, a tutti gli “accompagnatori” del progetto. Sperando di poter porre la pietra finale alla costruzione della Strada della Speranza.
Come fare per seguire Maurizio e Francesca nel loro viaggio? Attraverso le nostre pagine e i loro social, IG @mauriziogerini42, FB Maurizio Gerini, IG @gasperifrancesca, FB Francesca Gasperi
E come fare per accompagnarli nella realizzazione del Progetto, ovvero per contribuire alla costruzione della Strada della Speranza? In due modi. Cliccando sul noto sito di crowdfunding GoFundMe, e direttamente (soprattutto per chi ha bisogno di un documento di riscontro (leggi le aziende)) al IBAN IT84 E030 6909 6061 0000 0112 122, “AINA Onlus” su Banca Intesa S. Paolo, causale Donazione PADRE FLORIANO-Madagascar.
Alla realizzazione del viaggio hanno contribuito Honda Italia, Dunlop Italia, VRB verniciature industriali Verona, Viticultori Ingauni, Sixs Sport, Dainese, Mosko Moto, Garmin Italia, Rovere Concimi, Cardo Italia System, Leatherman Italia.
In bocca al lupo Francesca e Maurizio, e in bocca al lupo Padre Floriano. Gli amici stanno arrivando!
© Immagini Maurizio Gerini e Francesca Gasperi, Daniela Torchio