"Morte, anche questa volta Alex vincerà!" - Il messaggio del dottor Costa dopo l'incidente di Zanardi
Claudio Marcello Costa, il dottorCosta, gli ha tenuto la mano nei momenti più terribili. Gli ha camminato a fianco anche quando lui, Alex Zanardi, non camminava più. Lo ha raccontato anche nel suo film. Quale sia il legame tra il vecchio medico e l’ostinato atleta non serve neanche stare a ribadirlo. E’ anima. E’ sangue. E’ qualcosa che si avvicina alla paternità.
Amicizia è una parola immensa, ma non è abbastanza per descrivere il filo che lega due immensi uomini. Ed è per questo che chiunque ha avuto un pensiero per Alex Zanardi, in questi giorni tremendi, ha inevitabilmente pensato anche a lui, a quel dottorCosta che è uscito dalle scene, s’è messo fuori dal giro, ma resta l’eroe dei suoi eroi: i piloti. E che, oggi, è come un padre che s’appella ai miracoli. I miracoli degli uomini: dei medici e della scienza, del pilota e della sua voglia di vivere .
Ha taciuto, il dottorCosta, per quasi due giorni, poi, oggi, ha scelto di affidare ai social il suo pensiero per Alex Zanardi. “Guarderà ancora una volta la morte e le dirà che ancora una volta non la lascerà vincere”. Neanche questa volta. Perché non è solo, e perché, dice Claudio Marcello Costa, tanta, tantissima gente, sta combattendo adesso con lui. Anche solo con l'affetto impressionante che c'è intorno ad Alex Zanardi.
“A Berlino - scrive il dottor Costa con il suo solito linguaggio a cavallo tra l’epica e la scienza - la Sorte ha investito con una macchina lanciata a 400 chilometri orari la vettura di Alex Zanardi, rubandogli metà del corpo. Quel 15 settembre 2001 Alex arrivò con meno di un litro di sangue all’ospedale di Berlino e sopravvisse a sette arresti cardiaci. Qualche tempo dopo, prendendo suo figlio Niccolò sulle spalle, disse: ‘Morte, questa volta ho vinto io!’.
La Signora vestita di nero non ha digerito lo scacco e a Siena ha sbarrato la strada ad Alex con un camion. Trauma cranio facciale gravissimo, prognosi riservatissima. Bravi neurochirurghi, anestesisti e maxillo facciali in sala operatoria si adoperano affinché rimanga in vita. Fuori della sala operatoria non ci sono in trepida attesa solo la moglie Daniela, il figlio Niccolò e la madre Anna, ma tante, tantissime persone che, commosse, si stringono attorno ad Alex. Quando lui vincerà di nuovo la sua partita con l’avversario agguerrito di sempre, esclamerà: ‘Morte, questa volta abbiamo vinto Noi! Infatti ho vinto anche per l’aiuto di quelli che mi amano e sono vicini a me’. Sempre!.”
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gas36, Adria (RO)Dai Alex non mollare!!!!
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gas36, Adria (RO)Vorrei sapere cosa ci faceva un camion nel percorso di una gara. Appena possibile gli organizzatori dovrebbero dare delle spiegazioni, ma la cosa importante è che ora Alex si riprenda, Forza Alex!