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Anche Ducati nella trappola di Suez

- Tra le merci bloccate nel canale su centinaia di navi, a causa dell’incidente della Ever Given, ci sono anche moto Ducati. Tre giorni ancora, come minimo, per liberare il colosso. L’export del made in Italy verso l’Asia è in grande crescita
Anche Ducati nella trappola di Suez

Il traffico nel canale di Suez potrà riprendere entro 72 ore, secondo le autorità egiziane: la portacontainers Ever Given, è imprigionata da martedì in un banco di sabbia lungo lo stretto che mette in comunicazione Mediterraneo e Mar Rosso.

La gigantesca nave, 400 metri di lunghezza, è incastrata contro la sponda orientale del canale, i tentativi di liberarla non sono bastati e si trova ancora nella posizione in cui si è arenata alle 7.45 di martedì mattina, mentre era in navigazione verso Rotterdam. Sono circa 280 le navi attualmente bloccate e in attesa del transito, la media dei passaggi è di 50 navi al giorno.

Come abbiamo scritto qui, proprio il trasporto sta causando alcuni ritardi nella consegna delle nuove moto in Italia che arrivano da Asia e Giappone.

Tra le case italiane impattate dal caso Suez c’è anche Ducati, che esporta in tutto il mondo. Borgo Panigale ha fatto sapere che alcuni prodotti diretti in Asia non saranno consegnati nei tempi previsti. «Abbiamo merci in transito — comunica la casa — che probabilmente non rispetteranno l’ETA originale (i tempi di consegna) a causa dell’incidente di Suez, ma ad oggi non c’è impatto sulle linee di produzione».

L’azienda, come tante altre coinvolte, sta quindi studiando alternative per la consegna delle componenti tra cui il trasporto aereo. Ducati ha chiuso il 2020 con 48 mila moto consegnate e una domanda in forte crescita proprio dalla Cina, con un +26%.

Le esportazioni del made in Italy in Asia vanno forte ed hanno registrato un aumento record del 29,2 % solo in Cina nel 2020.

A rischiare oggi è anche l’alimentare con tutti i principali prodotti nazionali confezionati: dal vino all’olio extravergine trasportati via nave. Il vino in particolare, con un valore di quasi 100 milioni di euro, è tra le principali voci dell’export agroalimentare made in Italy in Cina.

Le ripercussioni economiche dovute all’imbottigliamento del traffico marittimo sono enormi: una stima parla di una perdita globale di nove miliardi di dollari per ogni giorno di paralisi.
Ieri il prezzo del greggio (da Suez passa una buona parte dei tanker che trasportano petrolio dal Golfo Persico verso l’Europa) è cresciuto del 6% proprio per effetto dell’incidente della Ever Given.

  • enrico.giani
    enrico.giani, Gubbio (PG)

    Ma infatti anche secondo me sono i telai o moto complete che arrivano. Basta controllare la direzione che aveva il cargo incagliato e guardare un mappamondo.
    A me non piace essere preso per il c..o e ormai compro solo moto vecchie e belle con tutti i componenti costruiti dove devono essere costruiti, In casa ho 7 catorci, uno più bello dell'altro e non ho un bullobe cinese !
    La mia ragazza , che si lamenta sempre delle mie vecchie Ducati, ha tentato di farmi comprare una moto italo-cinese , per giunta gialla di colore, per stare più comoda nei tragitti lunghi e io mi sono rifiutato e ho acquistato una vecchia e bella Triumph Speedmaster del 2010 con 16mila Km !!!
    L'economia globale ci sta portando fuori strada. Almeno non facciamoci anche portatre in giro !
    Enrico di Gubbio.
  • maddog666
    maddog666, Casalbuttano ed Uniti (CR)

    Più che le moto che devono andare in Asia, secondo me sono i telai fatti in Vietnam che devono arrivare in Italia
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