ANCMA per le due ruote: il documento programmatico 2021
Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha presentato il dossier “Due ruote, la mobilità già sostenibile”, scaricabile qui, con il quale presenta i temi e le priorità del comparto a istituzioni, stakeholder e a tutti gli interessati.
L'associazione rappresenta 160 imprese che occupano 60.000 addetti diretti e indiretti per una produzione annuale di tre milioni fra biciclette, ciclomotori, scooter e moto. Il tutto per un fatturato di otto miliardi di euro e 5.000 punti vendita.
Nella prima parte del 2021 le vendite dei motocicli sono aumentate del 10% rispetto al 2019 (esente da pandemia), quelle delle bici del 17% rispetto al 2020, le e-bike sono aumentate del 44% e il settore di ciclomotori e motocicli elettrici è cresciuto dell'84% l'anno scorso superando per la prima volta le 10.000 immatricolazioni e registrazioni.
Il documento illustra i progetti in corso e gli obiettivi per i settori moto, bici, accessori, caschi, e guarda al futuro della mobilità elettrica.
Viene dato spazio alla promozione della sicurezza stradale, agli interventi sul Codice della Strada, quali l’accesso in autostrada e sulle tangenziali per i 125 cc e per quelli elettrici, oltre alla la richiesta di investimenti per le ciclabile e altro ancora.
Attenzione infine alla una domanda di mobilità sostenibile. Nella presentazione del documento Pier Francesco Caliari, direttore generale ANCMA, ha sottolineato “...la centralità del ruolo dall’industria del settore, che sta già traguardando la transizione ecologica della mobilità e sollecita le istituzione ad una maggiore attenzione alle infrastrutture per la sicurezza dei suoi fruitori. Se da un lato le bici sono per definizione un mezzo di trasporto a impatto zero, dall’altro ciclomotori, scooter e moto si trovano da sempre in un punto molto avanzato. Fruibilità, velocità negli spostamenti, minor spazio occupato, facilità di parcheggio, predisposizione all’intermodalità e minore impatto sul traffico urbano sono solo alcune delle caratteristiche che si fondano con la maggiore sostenibilità ambientale di questi veicoli e di queste prerogative è necessario che ne tengano conto amministrazioni locali ed istituzioni nelle loro politiche e nella pianificazione della mobilità”.