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ANCMA: "Per uscire dalla crisi servono gli incentivi"

- Prosegue il periodo di crisi con risultati al di sotto delle previsioni. Qualche buona notizia dall'estero, dove la ripresa è più sensibile. Benissimo EICMA, già tutti assegnati gli spazi espositivi
ANCMA: Per uscire dalla crisi servono gli incentivi


Nonostante il 2011 si stia rivelando un anno difficile per l’economia italiana e internazionale Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), che rappresenta uno dei settori di punta del Made in Italy, guarda, da una parte, fiduciosa al futuro cercando nuovi mercati e possibili sbocchi esteri, dall’altra con grande preoccupazione per quanto riguarda il mercato interno. Da qui nasce la partnership con Paesi in forte crescita come la Cina.


“Nel 2009 il mercato aveva potuto contare su 136 milioni di euro di incentivi per le due ruote a motore e quasi 18 milioni di euro per le bici. Per il 2011 è assolutamente necessario un intervento a sostegno del mercato interno con incentivi per il settore moto. – afferma Corrado Capelli Presidente Confindustria ANCMA – Le aziende italiane stanno dimostrando una grande capacità di innovazione con prodotti all’avanguardia che trovano riscontro commerciale all’estero dove la ripresa economica è più sensibile”.


E’ quanto emerso durante l’Assemblea annuale di Confindustria ANCMA, che si è svolta a Milano presso Villa Necchi Campiglio.


I DATI: LE 2 RUOTE A MOTORE

Il primo semestre di quest’anno si avvia a chiudere con circa 155.400 immatricolazioni (-20%). Il comparto scooter con 101.800 unità segna un -23% mentre le moto con 53.6000 pezzi mostrano una flessione più contenuta -14%. Siamo comunque al di sotto delle previsioni di inizio anno.
In caduta anche i ciclomotori: 35.300 vendite pari al -24%. Il consolidato del primo semestre, ciclomotori e veicoli immatricolati, dovrebbe portarci a un mercato pari a 90.700 unità, -21% rispetto allo stesso periodo del 2010. Sarà molto difficile recuperare nella seconda parte dell’anno i volumi persi finora.


LE BICI

Il mercato delle bici ha registrato nel 2010 una flessione delle vendite (-7%, 1.771.000 pezzi) dopo un 2009 in crescita grazie agli incentivi statali. Nello stesso anno l’Italia ha comunque registrato un dato di crescita nell’export (+5,4%, 1.534.000 bici vendute), confermandosi il paese che esporta più biciclette in Europa, mentre la produzione totale è scesa rispetto al 2009, registrando un saldo negativo del -4% (2.489.000 pezzi). In attesa dei dati di settembre, nel 2011 si prevede stabilità del mercato, condizionato da una difficoltà nei primi mesi e di una ripresa in primavera.


I QUADRICICLI

2010 negativo anche per il comparto dei quadricicli, che, con circa 7.000 veicoli venduti, ha fatto registrare perdite del 13% rispetto all’anno precedente: i primi 5 mesi del 2011 hanno confermato la sofferenza del mercato, con una flessione del -22% e punte del -34% nel mese di marzo.
Gli effetti perduranti della crisi economica, uniti alle polemiche allarmistiche alimentate dai media sulla sicurezza di questi veicoli e alla mancanza di incentivi statali (unica categoria a non averne mai beneficiato), stanno provocando una profonda sofferenza dell’intera filiera, che, soprattutto per quel che riguarda la componentistica e l’indotto, è rappresentata da aziende italiane.


BENE EICMA


A dispetto della sofferenza del mercato interno, si registra una partecipazione positiva al nostro appuntamento fieristico. Infatti a poco più di 5 mesi dall’inaugurazione la metratura totale messa a nostra disposizione è stata interamente occupata. I sei padiglioni storicamente da noi occupati sono stati interamente assegnati: tutte le principali case motociclistiche hanno riconfermato la loro presenza e, tra le aziende ad oggi iscritte, abbiamo registrato ben 248 espositori tra nuovi e ritorni.
Dato assai rilevante è che il 44% delle adesioni proviene dall’estero, nel dettaglio da ben 32 paesi stranieri.
EICMA sta valutando la possibilità di riservare un padiglione aggiuntivo per poter ospitare le numerose aziende in lista di attesa.


EICMA CHINA 2-4 LUGLIO

Dal 2 al 4 luglio, si terrà a Pechino nel nuovo e modernissimo centro fieristico, il China National
Convention Center, la seconda edizione di EICMA China.
EICMA conferma così la sua vocazione internazionale promuovendo, con i suoi partner cinesi, il salone
come momento rivolto ai dealer e ai distributori.
EICMA China vuole essere un facilitatore di incontri tra gli operatori per il business


EICA 23-25 LUGLIO

Nel 2010, purtroppo, la fiera del Ciclo è stata accorpata a quella della moto a causa del bassissimo numero di iscritti. Un Salone sottotono che ha posto più di un problema in seno all’associazione. Alla fine EICMA ha ideato una fiera per il business che rilancia la bicicletta e la sua immagine nella città d'Italia dove progetti futuri e problemi attuali la rendono quanto mai attraente e moderna: Milano, il 23, 24 e 25 di luglio. È un'edizione zero che sente fortemente il peso di quanto accaduto in passato e che non nasconde tutte le difficoltà del caso, ma che per questo abbiamo inteso rilanciare anche grazie ad un comitato strategico voluto fortemente.


Formato da personalità illustri del mondo del Ciclismo: Marino Bartoletti, giornalista televisivo; Renato Di Rocco, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana; Antonello Montante, Vice Presidente di
Confindustria; Paolo Olmo, Presidente Gruppo Bici ANCMA e Angelo Zomegnan, Direttore del Giro d’Italia.


Il Comitato ha redatto un piano articolato di rilancio con un crescendo di eventi, programmi e nuove
partnership con altri eventi milanesi per arrivare, negli anni, fino all’EXPO di Milano del 2015 dove il
programma completo coinvolgerà tutta la città di Milano dove speriamo di realizzare un vero e proprio “Fuori Salone” della Bici.

  • piega996
    piega996, roma (RM)

    Voi dell'ANCMA siete forti...

    aspettate l'anno che verrà, come la canzone di DALLA.
    Aspettate la ripresa economica, che in Italia non ci sarà, non ci sarà perchè ha già una sua grossa crisi economica, che con questo Governo attivo ma dimissionario , l'aggraverà fino al 2013.
    E poi dopo sospiriamo e speriamo....

    La crisi è grossa e comune, e la fase perniciosa deve ancora arrivare in Italia, ancora campiamo di rendita e di (BUFFI).
    Quando dico comune, significa che voi dellANCMA non dovete guardare solo ai costruttori di cicli e motocicli ma dovete lottare con tutti gli industriali italiani. E la soluzione è spingere per governi efficaci ed efficienti e politici che non siano questi corrotti di DX e di SX.
    Detto questo cara ANCMA questo governo è pernicioso e si aggiunge in percentuale maggiore, al nostro interno alla crisi mondiale.
    Destituite quel fantoccio di presidente della confindustria e lottate per avere un presidente di tutti voi , di tutti gli industriali.
  • Elena22
    Elena22, Napoli (NA)

    non servono gli incentivi alle moto ma una regolam

    Sono un povero commerciante di Napoli che più che mai sta subendo il rincaro delle polizze sugli scooter fino ad arrivare ad euro 3000 annui! Siamo fermi non vendiamo più per colpa delle assicurazioni RC che sono alle stelle.Questo settore è da controllare no gli incentivi che effettivamente vanno a finire nelle case produttrici estere.
    CHI CI AIUTA A CALMARE QUESTO SELVAGGIO MERCATO DELLE ASSICURAZIONI!?!
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