Babila ci racconta le Triumph di Mr Martini
In questa rubrica che tratta di lifestyle cerco di descrivere il mondo della moto dal mio punto di vista. Un punto vista naturalmente femminile, ma che vi assicuro è ugualmente istintivo e passionale. La sensibilità che contraddistingue noi donne a volte ci fa vedere il mondo della moto, e di coloro che lo compongono e sostengono, in maniera diversa da come i maschi sono abituati a considerare e comprendere. Perché magari più attenti agli aspetti tecnici e portati a evidenziare fattori che sono naturalmente maschili: le officine e le mani sporche sono e probabilmente saranno sempre degli uomini. La curiosità del dietro le quinte porta però a scoprire aspetti e persone assolutamente da conoscere.
Iniziando a parlare di stile, e del sentirsi in giusta sintonia quando si guida la propria special classic senza intrigare la semplicità di vivere a proprio modo la moto, si cerca sempre di avere una certa attenzione a ciò che si indossa. In questo caso la giacca in pelle o il trench, con tasche e tasconi sul davanti e cintura in vita, va benissimo e credo sia sempre un must. A volte potrebbe essere più interessante se vintage, e vanno comunque bene pure i vari tessuti tecnici con cui molte aziende fanno ora le giacche in chiave old stile. Il casco è molto soggettivo ma va bene sia un jet che un integrale importante che abbia una linea classica e ancora meglio se abbinato ad occhialoni retrò oppure maschera sobria ma in rigorosamente in stile offroad.
Per i pantaloni vale la stessa regola o meglio con gusto si può abbinare molto, i jeans sono sempre un classico e oggi ne esistono molto di belli e fatti, senza compromettere le linee, con protezioni non vistose su fianchi e ginocchia, magari abbastanza stretti in fondo alla gamba perché con gusto si possano infilare dentro agli stivali. Stivali che possono essere in cuoio e alti con placca di protezione sulla tibia e sul puntale e con grosse cuciture a vista, l’alternativa è qualsiasi altro anfibio o polacchino in pelle con colori o linee sobrie. Il quadro potrebbe essere completato con un grande foulard colorato, che in ogni caso protegge, e che dona quell’ultimo tocco di eleganza che non guasta mai.
Nell'ambito del mondo della special classic, dove tutto gira intorno al gusto e al piacere per la customizzazione delle moto e le stesse sono considerate preziose come veri gioielli, stavolta voglio parlarvi dei segreti di Mr Martini.
Nicola Martini ed io ormai ci conosciamo da un po’, e con la giusta presunzione posso dire che siamo diventati amici. In un giorno in cui a Verona dovevo sbrigare varie cosine, tra le quali passare per un saluto a Nicola e al suo staff, ne è nata una situazione curiosa. Il tutto è coinciso con una pausa pranzo, dove ho avuto il piacere di conoscere la vera storia di Mr Martini, partendo dai suoi primi sogni e arrivando alla realtà attuale, per poi passare alle prospettive future. Perché ricordiamoci che non si è mai abbastanza maturi e adulti per smettere di sognare!
La sua storia inizia circa vent’anni fa, quando insieme al padre Mario gestiva una piccola stazione di servizio con lavaggio auto e dove, dopo aver conosciuto Carlo Talamo (ispiratore ed ideatore di molte situazioni ancora in noi molto vive, tra cui la passione per le motociclette americane, inglesi e la loro distribuzione nel nostro paese), iniziò a vendere le prime moto. Talamo diede molta fiducia a Nicola e credette nella sua volontà di fare del marchio Triumph una bandiera in quel di Verona. Il suo primo anno fu di pochissimi esemplari di moto vendute, era in quel primo periodo dove divideva il suo tempo tra il lavaggio di auto e la vendita di moto, ma già l’anno successivo fu quello della svolta, e i numeri diventarono decisamente interessanti. A quel punto Talamo fece scegliere a Nicola se continuare con l’autostazione oppure trovare una situazione dove poter aprire ufficialmente le danze per quello che è diventato oggi un punto di riferimento per la vendita delle Triumph e la personalizzazione delle stesse. Sarebbe però riduttivo parlare della personalizzazione solo di Triumph, perché Mr Martini ha customizzato molte moto di altri marchi, quali Ducati, BMW, Honda, ma non solo queste sono le moto che stanno nella cultura motociclistica di Nicola, infatti nei dialoghi con lui fatti si può intendere che sia un uomo di assoluta completezza e conoscenza del mondo delle due ruote. Oltre a ciò ha una spiccata predisposizione per lo stile, nell’arredo e nell’abbigliamento, ama vestirsi e travestirsi, lo showroom che rimane di fronte alla sua concessionaria, e gli stand fieristici che fino ad ora ci ha mostrato ne sono la prova che la moto è si uno stile di vita, ma che in questo caso si sposa pure con una filosofia per lo stile.
La pausa pranzo è passata velocemente, perché quando si ascoltano storie così belle e piene di aspetti che prima non si conoscevano, si rimane intrappolati in un’aureola di passione. Quindi dopo aver saputo che la sua attuale concessionaria Triumph Verona era prima Numero Tre Verona, e aver ascoltato i suo aneddoti, Nicola mi ha accompagnato a vedere dall’interno la sua officina della concessionaria. Dove con gentilezza e cortesia, Fabio mi ha spiegato che è qui che avvengono tutte le operazioni meccaniche e motoristiche sulle moto che escono dalla vendita e che ripassano per essere tagliandate, elaborate e personalizzate. Siamo poi passati a rivedere alcuni dettagli del suo stupendo showroom, perché avevo già avuto il piacere di conoscerlo e di farmi alcuni scatti in quella che ho considerato la “bottega dello stile”.
E ora signore e signori il suo laboratorio, o meglio quello che io definirei un ambiente d’alta sartoria e che lui custodisce gelosamente. Quest’ambiente è stato aperto poche volte al pubblico, infatti, solo chi ha partecipato a un paio di feste cool qui organizzate, ha avuto il piacere di vederlo, ma sicuramente in quelle occasioni non era operativo come ho potuto vederlo io. Direi che vista la cura per l’ordine e per la pulizia, più che un’officina di preparazione potrebbe sembrare una sartoria. Qui ho avuto l’onore di vedere come Claudio, uno degli uomini di fiducia, sotto la sua diretta guida e attentissima indicazione, esegue i lavori di customizzazione, ed è proprio qui dove riescono a rendere ogni moto che esce da quest’atelier un pezzo unico.
I clienti che fanno personalizzare la propria moto da Mr Martini lasciano che sia sempre lui a dare un’interpretazione con gusto, e il successo di tutto quanto visto in questi anni sono le numerose e varie interpretazioni, new style o old style, street oppure racing , on o offroad che siano non importa, basta che siano costruite con il suo magico estro. Nonostante Nicola possa a volte sembrare introverso e pure timido, dimostra un’innata predisposizione per questo lavoro. Custodisce gelosamente i suoi ferri in quello che diventata l’incubatrice d’idee e il luogo di definizione di opere su due ruote, qui vediamo anche una delle sue moto, la Harley-Davidson XLCR 1000 Cafe Racer, vediamo pure le moto di alcuni clienti, tra le quali ne spiccano alcune con targhe provenienti da Paesi veramente lontani, ma questi clienti sono disposti a investire in tempo e trasporti pur di avere una moto che sia stata qui personalizzata. Nessun dettaglio è lasciato al caso, anzi lo sviluppo dei dettagli ne è diventato un must, lo scarico Zard è l’esempio, il kit Scrambler un altro. Mi potrei dilungare ancora a parlare di Nicola ma non vorrei sembrare noiosa perché per chi non lo sapeva già qui è dove con artigianalità si creano le sue special. E dunque perché non provare a fare un piccolo giro in un piazzaletto privato con la Triumph Scrambler kittata Mr Martini, e solo come assaggio per una prossima entusiasmante prova, che sarà magari una rimpatriata tra amici tutti rigorosamente a bordo di una Triumph tassellata, pronta al fango e alla perdita di aderenza, ma senza dimenticare il giubbotto di pelle e una gran dose di stile!
A presto ragazzi.
Babila
RAUR
concordo con dm66
Paolo.Chiaia....o e' omonomia oppure ti sta crescendo il naso!!!!!!
leggerezza