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Beta Evo Factory: tutto sul nuovo top di gamma per il trial

- Per la versione racing 2023 della Evo arrivano interventi sia meccanici sia ciclistici per prestazioni più esplosive e ancor più maneggevolezza
Beta Evo Factory: tutto sul nuovo top di gamma per il trial

Beta svela il nuovo modello di punta della gamma trial, la Evo Factory che come suggerisce il nome rappresenta l'evoluzione più racing dei modelli introdotti lo scorso agosto e arriva in questi giorni presso la rete vendita. I tecnici Beta hanno lavorato sia sulla ciclistica sia sulla meccanica del modello Evo per raggiungere il massimo potenziale delle moto da trial toscane dedicate alle competizioni. Andiamo a vedere nel dettaglio proprio questi interventi.

Beta Evo Factory 2 tempi

Tutte le cilindrate dei modelli a 2 tempi ad eccezione della 125 ricevono nella versione Factory il nuovo albero motore con biella ad interasse ridotto (1,5 mm in meno passando da 116 a 114,5 mm) già introdotto per le EVO My23. Alesaggio e corsa sono rimasti invariati, ma per le Factory è stato modificato il cilindro e la camera di combustione in relazione all'aumento del rapporto di compressione. Troviamo poi nuovi carter in magnesio neri che oltre a ridurre il peso hanno volumi interni diversi rispetto al precedente modello con carter pompa. Con un peso inferiore e masse alterne ridotte migliora ancora di più la maneggevolezza, l'avantreno risulta alleggerito a tutto vantaggio del pilota nelle manovre aeree. Sono state ridotte anche le vibrazioni. Sono stati introdotti anche i dischi frizione bordati appositamente realizzati per ottenere una frizione precisa e trattabile soprattutto nelle situazioni più estreme con azioni ripetute anche ad elevati giri come ad esempio il salto di ostacoli e saltelli monoruota. Ci sono poi modifiche anche nelle mappature del motore sempre nell'ottica di premiare la prestazione e la guidabilità con un'erogazione della potenza più esplosiva e viene utilizzato un collettore in titanio con protezione calore.

Beta Evo Factory 4 tempi

Nella stessa direzione sono andati anche gli interventi sui motori a quattro tempi con la centralina elettronica che riceve un aumento di potenza elettrica. Questo comporta una maggiore stabilità della scintilla e di conseguenza una migliore combustione a tutti i regimi. è stato introdotto poi un nuovo silenziatore in titanio più leggero e performante.

Le novità sulla ciclistica

La prima novità più evidente è l'adozione di steli con finitura dorata, una colorazione che non si deve solo a ragioni estetiche ma funzionali in quanto risultato di un trattamento TIN che migliora la scorrevolezza. Cambiano anche le componenti di gestione idraulica e c'è un tamponamento interno con maggiori sostegno e assorbimento negli atterraggi da grandi altezze. L'affondo dovrebbe così risultare più controllato. Sono state ovviamente riviste anche le tarature del monoammortizzatore e il link è ancora più progressivo. Le piastre di sterzo sono ricavate dal pieno e anodizzate nero così come i registri catena, i tappi manubrio e le pedane. I tubi freno sono invece rossi in silicone e troviamo nuovi dischi della Galfer. Pompe freno e frizione sono BrakTec e la pinza freno posteriore ha il sistema anti vibrazione della pastiglia. I cerchi sono Morad neri e montano pneumatici Michelin X-light.

  • nickWR
    nickWR, Teolo (PD)

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