Beta serie RR 2019. La nuova RR 200 2T e le altre Enduro
Arrivano in questi giorni nelle concessionarie le Beta della serie RR Enduro in edizione 2019. Una buona notizia è che i prezzi non sono aumentati rispetto ai modelli targati 2018, se si esclude un ritocco verso l’alto per la 125.
Arriverà invece a ottobre l’inedita RR 200 2T, che completa la serie a due tempi. Una moto che eredita la ciclistica dell’ultima 125.
Il telaio in acciaio al cromo molibdeno, con struttura a doppia culla sdoppiata sopra la luce di scarico, è stato progettato per le piccole cubature rivedendone le quote principali e garantendo un ottimale posizionamento del motore. Anche quest’ultimo deriva dalla base della sorella minore, ed è caratterizzato da un lay-out specifico e particolare, volto a ottimizzare la distribuzione delle masse e la fluidodinamica. E’ munito di miscelatore automatico e di avviamento elettrico.
Gli aggiornamenti su tutta la gamma esistente derivano dall’esperienza sui campi gara, dove Beta ha conquistato negli ultimi anni due titoli mondiali costruttori EnduroGP, un titolo mondiale Enduro3 e uno EnduroGP con Steve Holcombe, un titolo mondiale Enduro Junior con Brad Freeman e due affermazioni agli Assoluti d’Italia. Il lavoro si è concentrato sia sul motore che sulla ciclistica, con una particolare attenzione al reparto sospensioni – tanto anteriore quanto posteriore – che ora vanta una componentistica ZF di altissimo livello ed estremamente evoluta rispetto al passato.
Le novità nei motori
Queste le novità per quanto riguarda la serie a due tempi (composta dale RR 125, 200, 250 e 300 cc):
• Nuova centralina: garantisce una scintilla più potente ad alto regime migliorando la combustione e le prestazioni del motore.
• Attuatore frizione con diametro maggiorato: rende l’azionamento del comando più morbido e dosabile.
• Nuova regolazione del sistema di apertura della valvola allo scarico BPV (solo sul 300 cc.): permette un’erogazione estremamente lineare rendendo il motore performante e facile da usare anche nelle condizioni più estreme.
• Kit molle di contrasto unità centrifuga BPV (solo sul 300 cc.): fornito a corredo della moto, rappresenta un’ulteriore possibilità di personalizzarla in base alle esigenze del guidatore. Grazie a molle con una costante elastica inferiore rispetto a quelle di serie vengono incrementate le prestazioni ai medio-alti regimi, fornendo un’erogazione decisamente più decisa e corposa.
• Coperchio frizione più rigido (solo sul 125 cc.): ne migliora il funzionamento con il risultato di un’azione di attacco-stacco più precisa.
• Nuova espansione (solo sui 250 e 300cc.): assicura un incremento delle prestazioni su tutto l’arco di utilizzo del motore.
I modelli con i motori a 4 Tempi (ovvero le RR 350, 390, 430 e 480 cc) portano in dote queste novità:
• Nuovo comando gas: progettato da Domino esclusivamente per Beta, al fine di migliorare la risposta del motore alle piccole aperture permettendo di gestire in modo ottimale la trazione anche nelle condizioni più difficili.
• Nuove mappe per tutte le cilindrate, abbinate alla risposta del nuovo comando gas.
• Attuatore frizione con diametro maggiorato: rende l’azionamento del comando più morbido e dosabile.
Le altre variazioni generali che interessano le enduro 2019 comprendono una nuova forcella ZF (steli da 48 mm) con nuovo sistema di regolazione: permette di posizionare i registri di compressione, estensione e precarico molla sul tappo superiore della forcella, quindi raggiungibili rimanendo seduti sul veicolo e senza l’utilizzo di attrezzi. La forcella gode inoltre di un nuovo sistema di tamponamento che garantisce una maggiore stabilità, e di foderi con anodizzazione speciale che ne migliora molto la scorrevolezza e la resistenza all’usura.
Inoltre abbiamo:
• Nuovi piedini forcella: più rigidi e leggeri.
• Nuove protezioni forcella: progettate insieme al piedino pur unire funzionalità e design.
• Ammortizzatore ZF completamente ridisegnato: con pistone ø 46 mm ridotto negli ingombri e più leggero di circa 300 grammi. Il nuovo pistone è stato studiato per offrire una perfetta stabilità di funzionamento al variare delle temperature dell’olio, e una migliore sensibilità a tutto beneficio del comfort e della trazione. Ridisegnati anche la basetta superiore e il serbatoio di espansione per razionalizzare e ridurre al massimo peso ed ingombri. Nuova molla, anch’essa più leggera.
• Nuove grafiche e colori.
Le caratteristiche della RR 200 2T
Il motore presenta il pistone bifascia (alesaggio 62 mm): un componente progettato per garantire elevata rigidezza ed affidabilità;
la scelta della doppia fascia è funzionale ad una migliore tenuta ai bassi e medi regimi, caratteristici dell’utilizzo Enduro. Le altre caratteristiche comprendono la Beta progressive valve, ovvero il sistema made in Beta caratterizzato da un particolare rapporto fra l’apertura del flap principale e quella dei booster laterali: il ritardo nell’apertura dei booster permette al motore un’ottima progressione della performance su tutto l’arco di utilizzo. E poi, albero motore con inserti in poliammide: mantiene alti valori di leggerezza e garantisce un ottimo riempimento del carter pompa, a tutto beneficio della prestazione e dell’affidabilità. Il cilindro presenta un sistema di flangia di scarico come quelle delle cilindrate superiori, che consente un migliore controllo del gioco frontale pistone-flap-cilindro. Mantenendo minimo tale valore è possibile ottenere un considerevole incremento delle prestazioni ai bassi regimi, riducendo il trafilaggio dei gas.
La testa scomponibile in alluminio è una soluzione rigida e leggera resa possibile grazie allo spostamento dell’attacco motore sul cilindro. La geometria della camera di combustione è studiata per garantire un’elevata efficienza del ciclo termodinamico e per ottenere il miglior compromesso tra la risposta ai regimi medio/bassi regimi e l'allungo. È inoltre facilitata la messa a punto e la sostituzione della camera di combustione. I carter pressofusi in lega di alluminio hanno geometrie studiate secondo un lay-out innovativo, in quanto a posizione relativa degli organi e nell'ottica della massima riduzione di peso, senza compromettere la resistenza strutturale. Particolarmente curata la zona dei cuscinetti di banco, per garantire la corretta rigidezza delle pareti al fine di sopportare le sollecitazioni trasmesse dall'albero motore. I coperchi carter pressofusi in lega di magnesio garantiscono un peso estremamente ridotto ed un’ottima finitura superficiale. È stato possibile adottare tale soluzione anche per il coperchio interno della frizione, grazie all’isolamento della pompa dell’acqua dall'elemento stesso. Il pacco lamellare Vforce4 con gli stopper garantisce grande affidabilità senza compromettere le prestazioni.
Il cambio a 6 rapporti ad innesti frontali è stato appositamente sviluppato per i motori Beta di piccola cilindrata, con ingranaggi ricavati tramite lavorazione meccanica di pezzi grezzi forgiati in modo da offrire resistenza meccanica ed affidabilità, mantenendo comunque valori di peso ed ingombri estremamente ridotti. La frizione, multidisco in bagno d'olio ad apertura invertita, ha un attuatore integrato nel coperchio esterno.
Per quanto riguarda la ciclistica, eccone le caratteristiche:
• Geometria dei nuovi attacchi superiori: sono state studiate e sviluppate varie soluzioni, fino a giungere alla definitiva che ha permesso di ridurre le vibrazioni generate dal propulsore mantenendo un significativo valore di rigidezza del sistema motore-telaio.
• Nuova forcella ZF (da 48 mm) con nuovo sistema di regolazione, protezioni e piedini forcella più rigidi e leggeri.
• Ammortizzatore ZF completamente ridisegnato, con pistone da 46 mm e ridotto negli ingombri.
• Protezione motore realizzata in poliammide, per combinare resistenza e leggerezza.
• Serbatoio benzina: si è adottato un serbatoio di misura leggermente ridotta rispetto ai modelli di cubatura superiore, per migliorare l’ergonomia pur mantenendo una sufficiente autonomia.
• Sistema di raffreddamento: studiato appositamente per questa moto, presenta nuove tubazioni e radiatori con vaschette appositamente sagomate per adattarsi alle ridotte dimensioni della moto.
• Impianto frenante Nissin: estremamente potente e modulabile, lo stesso che equipaggia il resto della gamma Enduro.
certo a qualcuno può piacere, pesa come un 125 ma ha più motore sotto e non va'come il duemmezzo o il 300! Ma a quel punto esiste l'xtrainer!!!
Lo vedo come un'enorme dispendio di energie per una casa costruttrice,4 cilindrate 2t e altrettante 4 t (per altro strane).
A questo punto resto in attesa di un 250 e di un 300 4t, perchè no!