BikeUp Lecco, la grande festa delle eBike
Le biciclette a pedalata assistita, quelle con un motore elettrico che alleggerisce la fatica di pedalare soprattutto nelle partenze e in salita, stanno conoscendo una diffusione crescente anche in Italia e vedono aumentare il numero dei marchi nazionali impegnati nel proporre nuovi modelli che superano in classico concetto di mobilità.
BikeUp, giunta quest'anno alla sua terza edizione, è il maggiore evento italiano dedicato alle eBike, e sta diventando sempre più internazionale. Lo scorso fine settimana, sul lungolago di Lecco, nelle centrali piazze XX Settembre e Cermenati, c'erano una sessantina di espositori con una bella rappresentanza della produzione europea attuale. Centinaia di modelli da guardare, ma anche da provare grazie ai test ride organizzati, oppure da testare liberi, sulle strade e le salite attorno alla città. In migliaia ne hanno approfittato.
Le eBike si stanno diversificando sempre di più. Nate per ridurre la fatica negli spostamenti urbani, si sono evolute in molte direzioni, e a Lecco si sono visti modelli pieghevoli, modelli cargo adatti al trasporto di merci nelle zone a traffico limitato, bici da città, rétro, sportive, bizzarre, e tante proposte dedicate al tempo libero e al divertimento: oltre alle MTB, front o full, aumentano infatti le fatbike e le ibride.
Un mercato in crescita
Ce ne occupiamo su Moto.it perché l'interesse dei motociclisti verso questo tipo di bici esiste, e perché l'uso delle eBike in fuoristrada è intrigante. Non a caso ci sono importanti costruttori del settore moto impegnati anche nel filone ebike, proprio in virtù di competenze e interessi spesso sovrapponibili.
Noi 'eravamo eravamo presenti con un nostro spazio e con due dei nuovi modelli Wi-Bike realizzati da Piaggio. Interessanti fra l'altro per essere equipaggiati con un variatore continuo di velocità a controllo elettronico, e con la trasmissione a cinghia dentata, oltre che per il telaio di alluminio idroformato.
Altro aspetto interessante sono le vendite delle ebike, che in Italia sono cresciute l'ultimo anno di un buon +9,8%, superando le 56.000 unità vendute, e confermando il trend positivo degli ultimi cinque anni. Nel 2015, i ciclomotori hanno invece faticato a superare le 23.000 unità registrate. La produzione italiana di ebike nel 2015 è invece aumentata del 90%, mentre l'importazione è appena calata.
Siamo ancora lontani dai volumi di vendita ottenuti in Germania e Olanda, oltre trecentomila e duecentomila unità rispettivamente, ma l'interesse sta innegabilmente salendo.
Quanto potenti e veloci?
Per fare un po' di chiarezza, diciamo subito che la direttiva europea che specifica le caratteristiche di una eBike prevede che l'aiuto del motore avvenga soltanto mentre si pedala, che non ci sia un acceleratore, che la potenza del motore elettrico non superi i 250W, e che il suo intervento termini una volta superata la velocità di 25 km/h.
In caso contrario non si ha più a che fare con una bicicletta, ma con un veicolo equiparabile a un ciclomotore e che, quindi, richiede l'età minima di 14 anni per essere condotto, il patentino, la targatura, la copertura assicurativa e l'uso del casco.
I modelli che superano i 25 orari e i 250 W di potenza non mancano, ce ne sono anche con potenza dell'ordine di 700-1.000 watt e senza pedali, possono essere pertanto adoperati soltanto in luoghi non aperti al traffico.
Sondaggio: eBike viste dai motociclisti
Per conoscere l'interesse dei motociclisti nei confronti delle nuove eBike, due settimane fa abbiamo lanciato un sondaggio che aveva come focus “Le nuove eBike secondo i motociclisti”. Sondaggio al quale hanno risposto numerosi lettori di Moto.it (oltre ottocento) dimostrando, tra le altre cose, e forse andando oltre ogni più rosea previsione, che le eBike piacciono e interessano molto anche a chi usa la moto. Qui sotto trovate i risultati.
1. L'utilizzo delle biciclette a pedalata assistita in fuoristrada
2. Le ebike possono sostituire ciclomotori e scooter per muoversi in città, tipicamente nel percorso casa-lavoro?
3. Il costo di esercizio di una ebike è sensibilmente inferiore rispetto a quello di un ciclomotore; questo aspetto può compensare la differenza di prestazioni tra ciclomotore e bicicletta a pedalata assistita (25km/h)?
4. Considerando che la velocità delle sbike o sPedelec è prossima a quella dei ciclomotori (45 km/h), queste biciclette possono essere una concreta alternativa al ciclomotore?
5. La bicicletta elettrica potrebbe essere un mezzo corretto per un percorso di cicloturismo?
6. Vorremmo valutare, tra i seguenti aspetti, quale sia quello che più ritieni interessante
7. Vorremmo valutare, tra i seguenti aspetti, quale sia quello che più ritieni critico
8. Il mercato delle biciclette elettriche è in crescita, io
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salvatore.policardi_2442, Roncofreddo (FC)ho 42 anni vado in mtb da 7 e adoro questo sport e la natura ,l'anno scorso ho provato una mtb assistita e me ne sono innamorato ho deciso di acquistarla chiaramente ho tenuto anche la mia amata bianchi ..la bici assistita e fantastica anche per uno che gia la manda ti permette di allenarti più spesso ..di andarti a infilare in qualsiasi buco che magari con una mtb normale qualche pensiero a risalire te lo da e ti fa fare un po quello che vuoi ..e chiaro la cosa e perfetta per chi vive in collina dove ci sono salite e discese critiche anche solo per farsi un giro attorno casa ..dico anche che con una assistita la fatica si fa e come se poi se ne vuole fare tanta basta spingere forte e fare un percorso in metà tempo rispetto a una mtb normale ..e poi non date per scontato che se qualche volta volete portare con voi una persona come una compagna con una bici assistita la portate dove volete e saraà lei a farvi tirare il collo ...altro stimolo per nuovi allenamenti.
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Salvo.Mammana, Giarre (CT)Ho 54 anni, endurista da 40 anni e ciclista. Ho la ebike da 3 anni e cercare di fare un confronto con le bici "muscolari" è ridicolo. Sono un mondo a parte. La mia è una all mountain full e utilizzata in uphill è veramente divertente!! Vado in posti dove la moto è assolutamente vietata e mi godo la cosa al massimo. Posti dove arrivare con una normale "muscolare" è impossibile. Poi andare in salita in fuoristrada è veramente tecnico e riuscire a passare in posti complicati dà molta soddisfazione... La uso anche per gli spostamenti in città che ovviamente sono molto più veloci e pratici. Insomma una gran bella invenzione secondo me.