Caso Husqvarna, alla ricerca di una soluzione
Si prende tempo e si cercano nuove soluzioni, com'è giusto che sia, ma il rischio di chiusura dello stabilimento Husqvarna di Cassinetta di Biandronno, 240 dipendenti interessati, è tutt'altro che annullato. Aderendo alla richiesta delle istituzioni, all'incontro di ieri al Ministero dello Sviluppo Economico - all'Unità di Gestione Vertenze - erano presenti anche i rappresentanti di Regione Lombardia, sindacati confederali e Confindustria di Varese, la Pierer Industrie ha infatti cancellato la richiesta di cassa integrazione strordinaria di dodici mesi. Il provvedimento sarebbe dovuto partire il primo di giugno.
La nuova richiesta, e questo è il primo punto nel verbale d'incontro siglato ieri, è invece per un provvedimento di cassa integrazione ordinaria per un periodo di tredici settimane a partire dal 3 giugno. A terzo punto del verbale, la Pierer Industrie ha dato disponibilità a facilitare l'eventuale ingresso di soggetti imprenditoriali interessati, mentre Ministero e isituzioni territoriali hanno dato disponbilità a sostenere l'azienda nella ricerca di nuove soluzioni produttive.
Successivamente Pierer conferma, qualora non si realizzasse quanto previsto al punto tre, di mantenere a Cassinetta circa quaranta lavoratori nell'area commerciale, marketing e ricambi, di assorbirne altri nella sede austriaca e di attivare percorsi finalizzati alla ricollocazione del personale.
Ricordiamo che Pierer Industrie ha annunciato il trasferimento della produzione di moto Husqvarna, a partire dal prossimo mese di ottobre, a Mattighofen, dove ha sede anche la KTM, creando la nuova società Husqvarna Sportmotorcyle GmbH.
brutto paese per fare le moto...
facciano una cooperativa