Normative

Chi sbaglia paga e… perde la moto!

- Ribadite le modalità di sequestro e confisca di ciclomotori e motoveicoli secondo il Codice della Strada
Chi sbaglia paga e… perde la moto!

Alcune violazioni delle norme vigenti del Codice della Strada comportano non solo una sanzione amministrativa pecuniaria, ma hanno anche conseguenze dirette sul veicolo, come il sequestro e il fermo amministrativo.

Il primo provvedimento, disciplinato dall’articolo 213 del Codice della Strada, è una misura cautelare con la quale si sottrae la disponibilità del bene e lo si pone a disposizione dell’autorità amministrativa per i provvedimenti di propria competenza, come la confisca amministrativa.

Il fermo amministrativo, invece, previsto dall’articolo 214 del CdS, è una sanzione accessoria con la quale si sottrae la disponibilità del bene per un determinato periodo di tempo, la cui durata è prevista dalla norma di legge che si assume violata.

Per effetto delle disposizioni del comma 2–sexies dell’articolo 213 del Codice della Strada, è sempre disposta la confisca amministrativa del veicolo nei casi in cui, con un ciclomotore o un motoveicolo, sia stato commesso un reato previsto dallo stesso Codice o da altre fonti normative (Codice penale e leggi complementari).

In tali casi la norma, che prevede l’applicazione della sanzione anche se la violazione è commessa da un detentore minorenne, impone agli organi di polizia stradale di disporre il sequestro.

Sebbene si tratti di una misura cautelare finalizzata all’applicazione di una sanzione accessoria di natura amministrativa, la stessa è irrogata a seguito della sentenza di condanna da parte dell’autorità giudiziaria.

Pertanto, se il reato è punibile a querela di parte, si ritiene che il sequestro del veicolo debba avvenire dopo la presentazione della querela stessa, che, avviando il procedimento penale, determina la possibilità di applicare la sanzione della confisca; così, a titolo esemplificativo, nel caso di incidente stradale il cui responsabile sia un conducente di ciclomotore o di motoveicolo, se ne sono derivate lesioni personali.

In tal senso si è espresso il ministero dell’Interno, con la circolare 300/A/1/26711/101/20/21/4.

Si può ipotizzare, infine, che un ciclomotore od un motoveicolo possano essere sequestrati in un momento successivo a quello della violazione commessa qualora l’organo di polizia procedente apprenda della notizia di reato, ad esempio a seguito della ricezione dell’esito di analisi dei prelievi effettuati per l’accertamento della guida in stato di ebbrezza alcolica o in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti, condotte che configurano fattispecie di reato secondo il vigente Codice della Strada.

  • massimo.conti
    massimo.conti, Fiorenzuola d'Arda (PC)

    penso che la perdita di possesso del veicolo sia una grande ingiustizia,basta la contravvenzione nella giusta misura ed uguale per tutti,un mio conoscente sessantenne ha subito il sequestro dell'auto dopo aver fatto colazione "contadina" con torta e vino bianco(un bicchier e mezzo!!!), oltre alla multa il ritiro patente, le spese conseguite ed infine la perdita del lavoro, poi il giorno seguente un nomade senza patente e senza assicurazione che investe un pedone patteggia davanti ad un giudice e se la cava con una bella ramanzina e i domiciliari per un pò, questa è giustizia? l'unica certezza è che in Italia se sei uno "regolare" lo sbaglio lo paghi caro e nessuno ti aiuta, se sei un nullatenente delinquente paghi sempre meno e puoi prenderti gioco del sistema
  • Sonvinicio
    Sonvinicio

    Siamo motociclisti o no ?...questi articoli ci dovrebbero spiegare in parole "povere" e con esempi concreti, cosa ci aspetta sulla strada...Penso che l'articolo sia stato scritto con un facile copia ed incolla. Altrimenti, son capaci tutti di leggersi il codice della strada...è un bel libro, da leggere nelle soste di evaquazione fisiologica...Propongo che senza laurea in giurisprudenza, non si possa più guidare veicoli.
    INTANTO, SU CON LE ORECCHIE E GIÙ CON LA MANETTA...
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