Dal termico all'elettrico: l'ecobonus per moto e scooter è confermato anche per il 2020
Lo avevamo temuto davvero, arrivando anche a suggerire a chi avesse in mente di passare all'elettrico di sbrigarsi a procedere all'acquisto poiché la proroga dell'ecobonus sarebbe stata tutt'altro che certa.
Il timore era che non venisse approvata la norma che prolungava di altri dodici mesi la possibilità di ottenere gli incentivi per cambiare moto o scooter termico (fino a euro 3) con un omologo elettrico di categoria L senza limitazioni di potenza.
Invece, siamo ben felici di poter dire che i nostri sospetti erano infondati, visto che il provvedimento che aggiunge 12 mesi di tempo per poter usufruire dell'ecobonus è stato inserito nel decreto Milleproroghe fresco di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, il quale stabilisce anche che sarà coperto dal fondo residuo del 2019, pari a poco più di 8 milioni e mezzo di euro, fino al suo esaurimento.
Ricordiamo che il meccanismo con il quale si può accedere alle agevolazioni è lo stesso di quello in vigore: basta richiedere la rottomazione in concessionaria e si avrà diritto a un contributo del 30 per cento sul prezzo di acquisto fino a un massimo di 3 mila euro.
Gli incentivi alla rottamazione sono un incentivo a consumare sempre di più, e quindi a sconvolgere il clima e autodistruggerci sempre più velocemente, sul modello economico universalmente adottato della catena di Sant’Antonio.
Questa proroga è un ulteriore tributo all’economia cinese e alle mafie che controllano lo smaltimento dei rifiuti speciali con la connivenza della magistratura e delle Forze dell’Ordine (guardate quello che succede QUOTIDIANAMENTE nella Valle del Sacco, tra cui 2 incendi dell’ex Videocolor di Anagni per smaltire non si sa bene cosa, e, se siete amanti del rischio, provate a chiedere l’intervento dei carabinieri, dei vigili, o della Procura di Frosinone).
Il futuro che ci attende è l’importazione di rifiuti speciali dal resto del mondo