Ducati Multistrada 2015: foto spia
Cambierà probabilmente più di quanto ci si aspettasse la nuova Ducati Multistrada. Nella sostanza, con l’arrivo del propulsore Testastretta DVT (che porterà la potenza massima a 160 cavalli contro gli attuali 150) ma anche probabilmente con qualche aggiornamento ciclistico – le differenze nell’impianto frenante all’avantreno sono evidenti, e il traliccio del telaio ha un andamento completamente diverso dall’attuale.
La carenatura, per quanto si riesce a vedere attraverso il pesante camuffamento, appare nettamente più compatta e meno sviluppata verticalmente, con un gruppo ottico completamente diverso e priva delle prese d’aria allungate in avanti. Il codino è apparentemente più compatto grazie soprattutto allo spostamento del portatarga sul paraspruzzi posteriore come già visto su Diavel e Monster 1200.
La attendiamo naturalmente in versione definitiva ad EICMA, fra poco meno di due settimane.
MAXPAYNEIT -
alessandro
Non scherzo,a quel punto mi tengo la poca sofferenza nei polsi,di uno stesone!
Dicevo di mettere il manubrio sotto,perche' primo e' assai piu' comoda e meno impegnativa da tenere,la moto,e secondo,perche' se decido di spingere,il manubrio,poi' lo carico col peso del mio corpo,essendo 1 e 90,lo troverei in una posizione perfetta per entrambi gli stili di guida.
Dopo,ovviamente,son gusti e sensazioni,ma se lo mettessi,come piace a te,sarei appeso al manubrio,non ci spingerei sopra.
E per me,fare curve veloci,significa spingerci sul manubrio,in modo da caricarlo.
Cosi' son venuto su',cosi' e' per me.
Inoltre,mi ripeto,diminuirei la larghezza dello stesso manubrio,che per una moto sportiva con ruote da 17,trovo esagerata,nella multi.
Ma ripeto,qui andiamo sul personale,e ognuno la sente cosi' come vuole...ma un manubrione del genere,lo concepisco su una moto che dovrebbe fare anche sterrato,tipo ktm,ma per una stradale ,direi proprio che non va'....