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Una giornata per discutere di sicurezza stradale per i centauri
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Ha avuto un grande successo di pubblico ed ha registrato la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni, di tecnici e progettisti oltre che dei portavoce delle principali industrie del settore: si tratta della prima convention nazionale dedicata alla sicurezza stradale per le due ruote, in memoria del giovanissimo Gianluca Ferrari, diciassettenne centauro di Parma scomparso in un tragico incidente nel luglio scorso. Gianluca, per una banale scivolata che non avrebbe lasciato altre conseguenze, aveva sbattuto la testa, con il casco indossato regolarmente, contro un sostegno del guardrail: nell’occasione è stato presentato tra l’altro un nuovo tipo di barriera studiata proprio per i motociclisti, denominata C.U.S.T.O.M.
Il giovane fratello di Gianluca, Lorenzo Ferrari insieme all’addetto stampa e vicepresidente dell’AMI – Associazione Motociclisti Incolumi - Davide Barin, hanno fatto gli onori di casa e nella splendida cornice offerta dal centro don Gnocchi di Parma hanno portato sul palco un relatore dopo l’altro.
Il presidente del neonato sodalizio Marco Guidarini, medico del 118, ha mostrato i dati – molti dei quali forniti dall’ASAPS – relativi alla mortalità ed allo stato delle infrastrutture, incentrando il proprio intervento sulla necessità di investire quanto più possibile nella ricerca e mandando un preciso messaggio ai numerosi politici presenti per “andare oltre la norma”, per la verità assai carente sull’argomento, come la stessa ASAPS aveva in precedenza denunciato nel corso di un’inchiesta pubblicata su Il Centauro e reperibile ora su internet (sito www.asaps.it). Guidarini ha anche parlato “della necessità di avere un rapporto diverso con molte forze di polizia presenti sul territorio, alcune delle quali impegnate in usi sconsiderati e vessatori dell’autovelox”. I numeri descritti riguardanti gli incidenti sono spaventosi: nel 2001, tra auto e moto, vi sono stati 9000 morti, 300.000 feriti e 20.000 disabili. Il 26% degli incidenti trovano come protagonisti dei motociclisti.
Subito dopo il moderatore Riccardo Matesic, giornalista della rivista multimediale MOTONLINE.COM, ha dato la parola ai rappresentanti del secondo Municipio di Roma R. Panella – coordinatore Forza Italia, A. Saccone Presidente II Municipio, presenti ai crash test effettuati presso i laboratori L.I.E.R. a Lione dalla CSM, (Centro Sviluppo Materiali), dalla Magona d’Italia e dalla Fracasso, e che adotteranno il nuovo tipo di guardrail sulle proprie strade.
Il dibattito è proseguito poi con l’intervento del rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ingegner Garrisi, che ha ribadito l’impegno del dicastero alla battaglia per le strade sicure: Garrisi ha ammesso che per le due ruote non sono state prese sufficienti contromisure e che d’ora in poi sarà data più attenzione a questa categoria più esposta ai pericoli stradali.
Poi è stata la volta del comandante della Polizia Municipale di Parma G. Ferri, che ha fornito la propria positiva valutazione sulle riforme al Codice della Strada, precedendo il contributo del comandante provinciale dei Carabinieri maggiore Sulpizi, pronto a fornire il quadro della situazione sulle strade extraurbane su cui i propri uomini sono soliti effettuare servizio di vigilanza stradale.
A proposito della situazione infrastrutturale un importante contributo alla convention è arrivato dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, intervenuta non con un relatore ma con la significativa proiezione di un filmato, a dir poco scioccante, realizzato dall’autotrasportatore Tonino Morreale (che potrete trovare tra qualche giorno sul sito www.motociclisti-incolumi.com).
Dopo di lui è salito sul podio l’assessore alla viabilità del comune di Parma Pietro Vignali, che si è soffermato sui brillanti risultati conseguiti dalla locale Polizia Municipale e che ha posto una riflessione sulla crescente “rabbiosità” degli utenti della strada, “non raggruppabili – secondo lui – in categorie, ma tutti soggetti ad un certo imbarbarimento”, contrastabile sì con la prevenzione e l’educazione ma anche con un rafforzamento dell’attività repressiva. Massima disponibilità di collaborazione per estrapolare informazioni e valutare soluzioni innovative, è stata espressa anche dall'ing. Pinati dell'Assessorato ai Trasporti e Mobilità della provincia di Parma.
La Presidentessa dell’Osservatorio per la Sicurezza Stradale dell’Emilia Romagna, dottoressa Emanuela Bergamini Vezzali ha tessuto le lodi dell’AMI, considerando la convention un punto d’arrivo di un cammino iniziato dalla struttura, da lei presieduta, nel 1983 con le prime proposte di legge per l’uso del casco.
Di casco e altro ha invece parlato il rappresentante della F.M.I. Fabio Larceri, intervenuto al posto del presidente Paolo Sesti bloccato a Roma dagli scioperi aerei.
Pausa caffè offerta dalla BMW Motorrad e BMW Parma Motoforniture Sacchetti, poi i lavori sono ricominciati con illustrazioni sul primo soccorso da parte del dottor Furlan, direttore del 118 di Parma e con il campione della Superbike Giancarlo Falappa, rimasto coinvolto nel 1990 in un terribile incidente durante una prova all’autodromo spagnolo di Albacete, che ha ribadito con forza che si deve correre solo in pista.
Riccardo Matesic ha presentato per conto FEMA (Federation of European Motorcyclists' Associations), in rappresentanza del Presidente Antonio Perlot, delle slide dove vengono riportati i maggiori punti critici delle infrastrutture e gli interventi necessari per rendere le strade Euroee più sicure, evidenziando che a volte un segnale di avviso pericolo può esser lui stesso un pericolo!
A questo proposito, per denunciare la mancanza di circuiti aperti al pubblico, ha parlato Manuela Reggiori, una delle fondatrici di Pista Libera, l’associazione motociclista impegnata proprio per la promozione di tale attività sportiva “necessaria – ha detto Manuela – a distogliere i più esagerati delle due ruote, una minoranza assoluta tra i motociclisti, dall’ingaggiare corse domenicali sui gran premi improvvisati sulle pubbliche strade”; Pista Libera si batte per la costruzione di nuovi circuiti e per l’abbassamento dei costi necessari a frequentarli: “un investimento anche per l’addestramento dei neopatentati”.
Proprio sull’argomento specifico il direttore dell’ACI di Parma Riccardo Cuomo ha presentato un progetto pilota che partirà all’autodromo di Varano e che consentirà a tutti gli associati di correre liberamente in pista per evitare le tragedie purtroppo sempre più comuni e che non lasciano incolumi nessuno, come ha rammentato il comandante dei Vigili del Fuoco di Parma, dottor Fabrizio Fimoli, nel corso del suo intervento teso a illustrare il ruolo del Corpo nel soccorso a persona ed a ricordare un Caposquadra rimasto ucciso nel mese di agosto a seguito di un terribile incidente in moto.
Infine, proprio a conclusione del convegno, ha parlato Lorenzo Borselli (ASAPS), intervenuto al posto del presidente Giordano Biserni, impegnato ai lavori del convegno ANVU: Borselli ha parlato della patente e punti e della necessità di intervenire a livello legislativo per coprire le lacune della normativa, sia per l’attività repressiva che in quella di recupero dei punti decurtati ai trasgressori. Il collaboratore de Il Centauro, reduce da un gravissimo incidente in moto, ha anche parlato della preoccupante situazione infrastrutturale extraurbana, dell’inflazione di divise e dei “gran premi fai da te”, illustrando i costi sociali delle stragi sulle strade e parlando della necessità di avere banche dati perfettamente oleate, di garantire presenze e controlli severi sulle strade ed arrivare a giudizi equi da parte dei giudici di pace.
Infine è toccato ai tecnici: prima l’ingegner Francesco Fattorini del Centro Sviluppo Materiali, che ha spiegato la filosofia del progetto C.U.S.T.O.M., poi a Giancarlo Donati della Magona d’Italia, che ha dichiarato di esser pronto a partire con la produzione della nuova barriera con capacità aziendali tali da coprire in breve tempo tutto il territorio nazionale; infine l’ingegner Luigi Cicinnati, della Fracasso, che ha illustrato i crash test di nuovi terminali di barriere e fornendo importanti contributi anche in vista di nuove sperimentazioni sui manichini antropometrici. Infine uno scioccante filmato giunto dal Portogallo e realizzato in occasione del giorno del motociclista: si vede un immenso cimitero, pieno di croci. Croci fatte con il guardrail.
Lo scopo di questa convention era quello di portare a conoscenza gli Enti preposti alla Sicurezza Stradale sulla necessità impellente di interagire fra Amministrazioni, progettisti, produttori/installatori e non ultima per importanza l’esperienza degli utenti della strada. Crediamo di esserci riusciti in pieno e che ciò possa aprire la strada a dei traguardi importanti per uno standard di sicurezza modello nella Comunità Europea, facendo sì che l’Italia non sia più il fanalino di coda per la sicurezza delle strade in Europa ma un punto di riferimento.
Crediamo che questa esperienza porterà una rivoluzione nel modo di interpretare la sicurezza stradale di tutti i giorni, soprattutto aprirà un nuovo modo di interagire tra utenti, produttori di sistemi di sicurezza e Amministrazioni.
Commento realizzato in collaborazione con Lorenzo Borselli (ASAPS)
Ulteriori foto e dati della manifestazione si possono trovare sul nostro sito: http://www.motociclisti-incolumi.com
Cordiali saluti,
Davide Barin
Addetto Stampa
Vice Presidente - AMI
Associazione Motociclisti Inc... Olumi
WEB - www.motociclisti-incolumi.com
EMAIL - [email protected]
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