Gli autovelox a Ventimiglia stanno diventando un caso politico Italia - Francia
La saga degli autovelox si arricchisce di un nuovo controverso capitolo internazionale che minaccia di diventare un caso politico tra Italia e Francia. Colpevole sarebbe in particolare una postazione sulla Statale 20 a Ventimiglia che avrebbe già scattato migliaia di multe e per la quale si sono già sollevate più voci, oltre naturalmente ai "vaffa" degli automobilisti. La questione è seria perché chi deve passare ogni giorno da quel punto ha buone chance di vedersi recapitare un verbale ad ogni passaggio. E per di più di vederselo recapitare a distanza di mesi! Questo perché su un tratto di strada al di fuori dei centri abitati e prima di un rettilineo, questo autovelox è impostato rigorosamente ai cinquanta chilometri orari quando la maggior parte degli automobilisti da lì passa ai settanta. La situazione è nota da tempo perché come aveva fatto notare l'ex sindaco di Olivetta San Michele l'avvocato Marco Mazzola di Ventimiglia "su un breve tratto di strada, di circa 15 chilometri, da Ventimiglia al confine di Stato di Fanghetto, sono disseminati 2 autovelox fissi nel Comune di Ventimiglia (Cavalcavia e Porra) e fino a 3 postazioni mobili (Trucco di Ventimiglia, Airole ed Olivetta San Michele). In particolare l’autovelox fisso alla chilometrica 145+027 non pare motivato da ragioni di sicurezza, giacché il pericolo è nei centri abitati attraversati dalla strada e tuttora sprovvisti di marciapiede. Quell’autovelox, semmai, è posizionato in un luogo ideale per far cassa e crea un pericolo, giacché impone improvvise frenate prima di un rettilineo e dopo un centro abitato. Anche le postazioni mobili nei rettilinei di Trucco e di Airole non paiono motivate da ragioni di sicurezza”. Anche il sindaco di Breil Sébastien Olharan (responsabile del progetto per la ricostruzione delle valli e Consigliere Dipartimentale delle Alpi Marittime) ha scritto un mese fa al suo collega Di Muro di Ventimiglia chiedendo ufficialmente e con una raccolta firme di tutta la valle di rimuovere il velox tra Trucco e Porra e di trovare una soluzione per gli automobilisti già sanzionati ma impossibilitati a pagare somme così ingenti.
Ai loro appelli si è aggiunta l'iniziativa della deputata delle Alpi Marittime Alexandra Masson, membro della commissione per lo sviluppo sostenibile e la pianificazione territoriale, che ha scritto al prefetto di Nizza, Hugues Moutouh, invitandolo ad affrontare al più presto con le autorità italiane la situazione con in cui versano molti automobilisti francesi che vivono o transitano in val Roya a causa delle migliaia di multe dovute all'autovelox sulla statale 20. "Tali denunce - scrive la deputata francese - pervengono in grandi quantità, quattro-cinque mesi dopo la data del reato constatato. Così, per alcuni automobilisti francesi della Val Roya che si recano quotidianamente sulla costa, sono anche diverse decine le multe ricevute contemporaneamente". Ad essere colpito però non è soltanto il privato cittadino ma anche molti professionisti: la compagnia che svolge servizio di scuolabus tra Mentone, Breil-sur-Roya e Tenda ha già accumulato decine di migliaia di euro di contravvenzioni! "Nel complesso, le conseguenze per la Val Roya, in piena ricostruzione dopo il disastro della Tempesta Alex dell'ottobre 2020 - prosegue Alexandra Masson - sono particolarmente forti. Diversi trasportatori non vogliono più effettuare consegne in quella zona. I trasporti pubblici sono fortemente colpiti. I costi finanziari per i residenti e le imprese diventano esorbitanti".
Nel frattempo lo stesso sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro si è rivolto ad ANAS per innalzare il limite: "Ho sollecitato una risposta che dovrà ovviamente tener conto anche della posizione della polizia. L’auspicio è che a breve arrivino dei riscontri alla mia richiesta. Ricordo che quando sono stato eletto mi sono trovato con gli autovelox già previsti ed i limiti fissati. Per quanto mi riguarda non credo che per le persone verbalizzate sia possibile vedersi cancellare le sanzioni, anche per rispetto di chi le ha già pagate".
Ma il 60% va alla ditta appaltatrice
A quanto pare non è Ventimiglia a beneficiare neppure della cassa derivante dal solerte autovelox. Del milione e seicentomila euro incassato nel 2023, infatti, ben il 60 per cento va alla ditta incaricata, mentre solo il 40 per cento resta nelle casse del Comune, come riportato dai nostri colleghi di Automoto. Sulla base di un accordo fatto dalla precedente amministrazione, ma con la stessa maggioranza e peraltro non modificato dalla giunta Di Muro, finiscono nel calderone anche le contravvenzioni della polizia locale. "Non solo le multe dell’autovelox, dunque, ma pure quelle per divieto di sosta" come sottolineano dall'opposizione. Di certo questo Autovelox Gate di Ventimiglia non fa bene agli abitanti della zona in nessun modo. A quanto pare già molti cittadini francesi si stanno organizzando, dopo la raccolta firme, per evitare la zona di Ventimiglia per non rischiare sanzioni con evidenti ripercussioni anche sull'economia locale.
ESTORSIONE PURA