Honda di Atessa, due nuovi scooter nel 2015
Lo stabilimento Honda di Atessa sta attuando un programma di importante ridimensionamento, iniziato il dicembre scorso, che è figlio della crisi del mercato europeo e che coinvolge anche l'industria dell'indotto della zona, per il quale sono a rischio 340 persone. Dei circa 650 dipendenti dell'impianto Honda, invece, ne restano poco più di 350 e c'è stato anche un piano di uscita volontaria e incentivata per 170 dipendenti che terminerà a luglio. Azienda e sindacati hanno operato per salvaguardare i posti di lavoro ma la crisi ha tagliato le gambe.
Soltanto nel 2008 si erano prodotti 170mila fra scooter e moto e i motori power erano stati 800mila. Nell'anno fiscale 2012-2013 la produzione è piombata a meno di 60mila pezzi fra moto e scooter e i motori power sono calati a 50mila. C'è da aggiungere che a partire da settembre cesserà la produzione di motori power per rasaerba, mentre saranno attive solamente tre linee di assemblaggio per moto, scooter e montaggio motori.
Finalmente arriva però una buona notizia. La ha annunciata il direttore dello stabilimento Yuji Masaki a margine della presentazione della nuova struttura organizzativa mirata a rilanciare l'azienda. Come riportato dall'agenzia Ansa: “New Honda Italy - queste le parole di Yuji Masaki - è pronta per la fase della ricostruzione, rinnovando gli impegni assunti in sede di accordo ministeriale. Fra pochi giorni si completerà il piano degli esuberi e dal primo luglio l'azienda concentrerà tutte le sue energie per il recupero di competitività. Gli aspetti chiave della nuova organizzazione sono: visione, collaborazione, rapidità e trasparenza”.
“Per assicurare la sopravvivenza dello stabilimento di Atessa, Honda ottimizzerà qualità, costo e trasporti utilizzando il miglior bilanciamento fra risorse interne, valore del territorio e acquisti globali. Pertanto le conoscenze e le competenze create sul territorio in più di 40 anni di storia giocheranno un ruolo strategico per il futuro. Le vendite del segmento scooter nei primi 5 mesi dell'anno sono diminuite del 31%. Honda resiste meglio degli altri costruttori e rafforza la propria posizione, aumentando la quota di mercato dal 22,4% al 27,9%”. Lo stabilimento di Atessa, ha infine aggiunto Misaki ”si concentrerà sulla produzione degli scooter e verranno introdotti due nuovi modelli, in vendita dal 2015, che andranno ad affiancare i modelli correnti tra cui il mitico SH e il nuovissimo Vision in produzione dall'aprile scorso”.
fonte ANSA
CicoRR
mi chiedo solo cosa abbia fatto di tanto terribile il Sig.Yuji Masaki, se dal Giappone lo hanno messo a dirigere una fabbrica in Italia ed avere a che fare con i nostri legislatori, burocrati, sindacalisti, enti pubblici, ASL etc. etc.
CICO
DICIAMOGLIELO !!!!! FATTI NON PUGNETTE