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I Caschi Blu Italiani protagonisti di Joint Bikers for Solidarity

- Si è tenuto il primo raduno motociclistico denominato “Joint Bikers for Solidarity” a cui hanno partecipato centinaia di Bikers libanesi che hanno raccolto importanti fondi da devolvere in beneficenza
I Caschi Blu Italiani protagonisti di Joint Bikers for Solidarity


LIBANO: 400 CENTAURI LIBANESI OSPITI DEI CASCHI BLU ITALIANI NEL 1° RADUNO MOTOCICLISTICO “JOINT BIKERS FOR SOLIDARITY”

Presso la base “Millevoi”, sede del Comando dei Caschi Blu Italiani, si è tenuto il primo raduno motociclistico denominato “Joint Bikers for Solidarity” (JBFS) a cui hanno partecipato centinaia di Bikers appartenenti ai diversi Moto Club presenti in Libano.
Organizzata con l’alto patrocinio dell’Ambasciata d’Italia di Beirut, in collaborazione con i diversi Club Motociclistici Libanesi e supportata dal Contingente Nazionale su base Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, la manifestazione, svoltasi nella piazza delle Bandiere del “Compound” Italiano, ha avuto il compito principale di raccogliere, tra i “Bikers” iscritti al motoraduno, fondi da destinare a progetti attuati dalla cellula CIMIC (Cooperazione Civile Militare) del Contingente Nazionale e destinati alle Comunità, agli Enti, e alle Istituzioni locali presenti nel sud del Libano.
Ulteriore obiettivo dell’evento è stato quello di aumentare, la conoscenza dell’operato del Contingente Italiano impiegato nell’Operazione UNIFIL tra la popolazione Libanese e promuovere l’importanza del rispetto delle norme di sicurezza stradale nella pratica motociclistica.

La lunga carovana di centauri, composta da centinaia di moto appartenenti a sei principali Club e Dealers Motociclistici del Libano, partita nella prima mattinata dalla capitale Beirut, è stata scortata lungo tutto l’itinerario dalla Lebanese Armed Forces e dalla Internal Security Forces e, dopo aver attraversato le antiche Città di Sidone e di Tiro, si è mossa percorrendo la Costal Road in direzione della base Italiana di Shama dove ha trovato ad attenderla un Comitato d’accoglienza formato dal Comandante del Contingente Nazionale il Generale di Brigata Guglielmo Luigi Miglietta, rappresentanze provenienti dell’Ambasciata Italiana in Libano, diversi ospiti locali e altre cariche delle Forze Armate Libanesi.
A far da cornice all’evento, a fianco delle centinaia di moto schierate sul piazzale, una mostra statica a dimostrazione delle capacità operative del Contingente.
Al temine della manifestazione, due gruppi elettrogeni di media capacità del valore di circa 20.000 dollari, frutto di una raccolta volontaria effettuata tra i centauri, sono stati donati a due diverse Comunità presenti nell’Area di Responsabilità (AOR) del Contingente Nazionale. A seguire i partecipanti al motoraduno sono stati ospitati presso la mensa Italiana, dove hanno potuto rifocillarsi prima di ripartire per la seconda parte dell’itinerario, lungo la linea di demarcazione tra Libano e Israele e l’attraversamento di diversi villaggi coinvolti nell’ultima guerra dell’estate del 2006. Anche questo è stato un chiaro segnale della volontà dei libanesi di un ritorno alla completa normalità.
 

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