I dipendenti Husqvarna scrivono a Cairoli. Tony: ”Vi capisco”
In attesa del nuovo incontro fra i rappresentanti della Pierer Industrie e dei lavoratori Hsqvarna, previsto nei prossimi giorni, alcuni dipendenti dello stabilimento di Cassineta di Biandronno si sono rivolti con una lettera aperta a Tony Cairoli.
"Questa azienda da anni è cuore pulsante di una produzione italiana che vende in tutto il mondo e che ora si trova sfortunatamente a far parte del gruppo KTM: attendiamo la cassa integrazione per cessata attività ai danni dello Stato italiano - si legge nella lettera aperta a Cairoli - e siamo 240 persone lasciate a casa da un gruppo che sta cannibalizzando e saccheggiando il marchio, portando la produzione in Austria o chissà dove. Ti sentiamo uno di noi, oltre a rispettarti per la persona e il campione che sei: il tuo talento ha portato successo a KTM! Ma noi, da qua, ci chiediamo secondo quale criterio possano accadere tali eventi. Osserviamo impotenti alla costruzione di un impero gestito esclusivamente da KTM che senza rispetto alcuno per nulla e nessuno”.
Cairoli, in una posizione scomoda, tra la sincera solidarietà con i dipendenti Husqvarna e il suo ruolo di portacolori KTM ha risposto con molta cautela.
“Ciao ragazzi, ho sentito poco fa a Piazza Pulita su La7 la vostra lettera aperta indirizzata a me e sono onorato che mi abbiate fatto questo appello. Vengo da una terra dove il lavoro scarseggia da sempre e dunque comprendo il vostro pensiero e il vostro stato d'animo, che è quello di molti miei conterranei e di numerosi nostri connazionali in tutta Italia. Detto questo, io sono un atleta di professione, faccio il pilota e mi risulta davvero difficile commentare le dinamiche di Pierer Industrie e Husqvarna che non conosco nei dettagli. Spero che questa situazione possa avere risvolti positivi e vi ringrazio per la vostra stima”.
Come è noto Pierer Industrie ha annunciato il trasferimento della produzione di moto Husqvarna, a partire dal prossimo mese di ottobre, a Mattighofen, dove ha sede anche la KTM, creando la nuova società Husqvarna Sportmotorcyle GmbH.
Oltre allo stock produttivo, circa 14mila moto, Husqvarna paga anche forti problemi di bilancio. Nel 2010 ha accusato perdite pari a 128 milioni di euro, scesi a 30 nel 2011 e a 34 l'anno scorso. Prima dell'arrivo di BMW, che ha ceduto a Pierer l'azienda varesina, circa l'80% della componentistica arrivava da fabbriche italiane, ma con l'avvento dei nuovi modelli stradali le forniture si erano spostate in favore di aziende tedesche e austriache.
@Loris200901
la colpa e' di quel 28% di elettori che lo hanno ancora votato!...Non che gli altri siano migliori x carita'....
In quanto agli operai...sono solidale con loro e capisco che quando sei in difficolta' ti attacchi e fai di tutto.....ma Cairoli qui puo' fare ben poco.
Sono d'accordo