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Il cambio della Honda MotoGP, svelato il mistero?

- Scovato il disegno tecnico del brevetto depositato dalla Honda per il suo cambio senza "stacchi". Svelato il mistero?
Il cambio della Honda MotoGP, svelato il mistero?


Nel corso degli anni la Honda ha depositato migliaia e migliaia di brevetti, che ha poi utilizzato solo in minima parte. Quello qui riportato riguarda un cambio senza “stacchi” tra una marcia e l’altra, il cui principio di funzionamento è analogo allo Zeroshift, da noi già descritto. Pure in questo caso gli ingranaggi folli sono disposti in sequenza, dalla prima alla sesta, e si trovano tutti sull’albero secondario. L’innesto dei diversi rapporti si ottiene però non con dei manicotti scorrevoli mossi da forchette ma con un sistema analogo a quello a espansione di sfere, abbastanza impiegato in passato (lo usava, ad esempio, la Zundapp). Anche in questo caso gli elementi di innesto sono realizzati in modo da “far presa” in un senso, mentre dall’altro sono dotati di rampe per il disinnesto automatico. Non c’è da essere sicuri al 100% che il cambio della motoGP sia fatto proprio in questo modo, ma il brevetto è senz’altro di grande interesse.

  • fonbru
    fonbru, Desenzano del Garda (BS)

    Tecnica Japan

    Ho letto tutti i commenti e giustamente ognuno esprime le proprie impressioni, ma nessuno ha fatto riferimento alla indiscutibile e provata raffinatezza meccanica dei motori JAPAN Honda in particolare. Ho 75 anni e posseggo diverse moto dagli anni 50 al 1988 che uso nei MEETING EPOCA. Da tempo ho rinunciato a usare le moto Italiane per la difficolta dei cambi, lenti imprecisi e non affidabili nell 'inserimento. Mentre nei modelli HONDA che uso (compreso RC 110 del 62) il cambio ha la precisione e morbidezza veramente piacevole e il tempo tra una marcia e l'altra è veloce. Al contrario delle italiane che fai in tempo a mangiarti un panino e con il dubbio che la marcia entri.Immagina che STACCATE!! Bruno Fontana
  • Aquila della notte
    Aquila della notte, Savignano sul Rubicone (FC)

    Grazie Tanca per la

    Precisazione, e anche per il san, non c'è dubbio che se Soichiro Honda quando è venuto in europa non avesse copiato tutto quello che c'era da copiare (ma lo hanno fatto copiare!)non avrebbe avuto lo sviluppo tecnologico veloce che ha fatto in poco tenpo,ma è innegabile che poi ci ha messo del suo,creando capolavori come le 5 cilindri e le 6, solo per nominarne qual'quno.ed è innegabile che le case europee ritirandosi dalle competizioni gli hanno agevolato il mercato,come è innegabile che se il motociclismo è decollato negli anni 70 lo deve ai giapponesi(chi non si ricorda la mitica 750 four)ma non voglio passare solo per un partigiano Honda non dimenticarti che ho viaggiato e a volte(piccole gare) con le guzzi 1000 lavorate dal mitico e compianto Benito Savoia, ma Honda è e rimane la mia marca del cuore percio non me ne volere se a volte la inneggio un po piu del dovuto, e come ho gia detto ,non dimentichiamoci che a contrastare Ago su MV, c'era Hailwod con una Honda (e io li ho visti correre dal vivo) Paso con la benelli è arrivato dopo perciò ripeto Honda se lo è guadagnato il diritto di essesr la prima casa motociclistica del mondo ciao ti saluto Aquila della notte
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