Il cottage scozzese dei Davidson è salvo grazie agli appassionati che ora vogliono renderlo un punto di incontro
C'è un cottage di pietre in Scozia che ogni tanto ritorna sulle nostre pagine e su quelle di molti altri media motociclistici che, per definizione, in genere non si occupano di proprietà immobiliari ma di oggetti rombanti a due ruote. Questo perché il piccolo edificio in questione può vantare illustri proprietari: i Davidson.
Il cottage risalente al 1720 era la casa di infanzia dei genitori di Arthur, Walter e William A. Davidson, ovvero i padri fondatori insieme a William Harley di quella che diventerà la più nota azienda motociclistica americana. La famiglia lasciò questa casa ed emigrò negli Stati Uniti nel 1858 e quello che successe poi è storia. Questa dimora così rappresentativa si era già trovata altre volte in vendita e come scrivemmo nel 2021 fu poi aggiudicata per 320.000 sterline. Eppure qualche mese fa era circolata la notizia che fosse sul punto di essere demolita.
Le offerte d'acquisto ricevute dal proprietario erano infatti accumunate da una sola cosa: la volontà di abbatterla per creare nuove residenze.
Così gli appassionati della zona si sono mossi e hanno fondato il “Davidson Legacy Preservation Group”, un'associazione no profit per la salvaguardia del Davidson Legacy Cottage. Con questa mossa sono riusciti ad ottenere il bando per le proprietà del governo britannico che ha messo loro a disposizione ben 250.000 sterline come sovvenzione. Mancavano per all'appello ancora 70.000 sterline per completare l'acquisto e così hanno avviato un'iniziativa di crowd funding per “Salvare il Davidson Legacy Cottage dalla demolizione!” che per fortuna è stata un successo.
La portavoce dell'associazione, Nyree Aitken, ha spiegato ai colleghi inglesi di MCN: “Abbiamo la storia dei Davidson da raccontare e di come gli scozzesi abbiano influenzato gli americani e il mondo in generale. C'erano 10 persone che vivevano in quella casa e vogliamo provare a rispecchiarlo. Dobbiamo ottenere i fondi per cercare di riparare la strada di accesso e renderla più accessibile alle persone con disabilità. È stato effettuato un sondaggio nella comunità e hanno affermato di volere una caffetteria in loco. Abbiamo un piano quinquennale e in cinque anni dovremmo avere quel posto attivo e funzionante”.
A quanto pare Nyree e sodali hanno le idee chiare ma soprattutto è sfatato il falso mito degli scozzesi spilorci!
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Chief2015, Ferrara (FE)Meno male che qualcuno ha interesse per l'eredità di questa storica casa di Milwaukee!
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usr_26838, Torreglia (PD)pensa se in itaglia la stessa cosa succedesse per la casa che so... di Taglioni o Agostini