Il Fondo d'investimento anglo russo Black Ocean entra in MV Agusta
E' notizia di due giorni fa la denuncia subita per contributi previdenziali non versati. Notizia importante per il futuro dell'azienda è quella arrivata oggi da MV Agusta, che attraverso un comunicato stampa annuncia di aver stretto ieri un accordo con il fondo di investimento internazionale Black Ocean, il quale parteciperà ad un aumento di capitale. L'accordo, siglato da MV Agusta Holding che è l'azionista di maggioranza di MV Agusta Motor SpA, è vincolante.
Mentre si attende il responso del Tribunale di Varese in merito all'approvazione del piano industriale, seguito alla procedura di Concordato di Continuità, si apprende che “La ricapitalizzazione della casa motociclistica rinomata in tutto il mondo – riporta il comunicato - contestualmente al piano di ristrutturazione aziendale, ha come obiettivo quello di consolidare la leadership di MV Agusta nella produzione di motociclette di alta gamma. La chiusura della transazione è prevista in concomitanza con l'avvenuta omologa del piano di ristrutturazione aziendale di MV Agusta Motor”. L'approvazione del piano è quindi cruciale.
Black Ocean, che fa parte della holding Ocean Group, è un fondo di investimento fondato da Oliver Ripley e Timur Sardarov, con sedi a New York, Londra e Lussemburgo. Il gruppo investe in attività che spaziano dalla tecnologia all'aviazione privata, dal real estate all'agricoltura.
Coofondatore della società è Andrew Reis, Dickon Waterfield è Head of Strategy & Operations, e Roman Gorovoy è Chief Executive Officer di Black Ocean Russia.
Per quello che è noto, la Black Ocean è stata fondata nel 2010 e ha il suo quartier generale a New York, opera nei settori degli investimenti, del digital-media, dell'e-commerce e delle applicazioni mobile. Finora ha investito nelle start-up tecnologiche, concentrandosi sui media digitali, il commercio online e le community online. Ha sedi a New York, Londra e Mosca. E' controllata dalla società privata Ocean Group, fondata nel 2005, che opera – così si presenta nel suo sito web - nella creazione di imprese nei settori di rapida crescita tra cui: aviazione, agricoltura, settore immobiliare, corporate finance, settore bancario, servizi fiduciari, tecnologia, media e internet. La società area charter Ocean Sky UK è stata liquidata nel 2010. Ocean Group ha sedi a Mosca, Londra, Ginevra e New York.
Nel settembre 2011, dagli imprenditori Timur Sardarov e Oliver Ripley è stato costituito un fondo di Private equity di 100 milioni di dollari, investiti nella creazione di Ocean Group. Campo d'azione: digital media, video e social, mobile ed e-commerce. Le prime attività hanno riguardato accordi con le start-up Genesis Media e RuNet, mentre i primi investimenti sono stati di 350.000 dollari nella piattaforma russa di blogging Rusbase (2012), di 500.000 dollari nella società media russa Bimbasket (2013) e di 600.000 dollari nell'inglese Tastebuds, che si occupa di musica e social.
Oliver Ripley, CEO di Black Ocean, commenta così l'accordo: "Siamo onorati di entrare a far parte di un'azienda italiana così iconica, e siamo entusiasti all'idea di poter contribuire alla sua progressiva trasformazione in brand internazionale e industria leader nel settore.
Giovanni Castiglioni, CEO di MV Agusta, aggiunge: "Sono molto soddisfatto di aver raggiunto questo accordo con Black Ocean. Oltre al rafforzamento del nostro capitale, che è importante per la futura crescita di MV Agusta, credo fermamente che Mr. Sardarov, Mr. Ripley e il team di Black Ocean saranno in grado di contribuire con i loro background manageriale e imprenditoriale al consolidamento di MV Agusta nel ruolo di protagonista del segmento delle motociclette super premium.
In attesa che i dettagli ne vengano resi noti, non possiamo far altro che registrare la firma di questo accordo, che punta all'entrata di un nuovo partner nell'azionariato di MV - indispensabile, vista la situazione in cui grava l'azienda varesina, i cui debiti si aggirano sui 50 milioni di euro - finalizzato al vitale aumento di capitale. Importanti aspetti restano naturalmente da conoscere, non ultima la posizione di Mercedes-AMG, attuale azionista MV con una quota del 25%.
nessuno vuole male alla MV, e siamo tutti consapevoli che stiamo parlando di un marchio italiano storico.
Ma se il Sig. Castiglioni è davvero il grande industriale che professa di essere, allora - dopo aver trovato il finanziatore - dovrebbe semplicemente dimettersi.
E, perdonami, prova ad andare dai fornitori e dai dipendenti che sono creditori di milioni di euro a dire: "su dai, cerchiamo di non vedere tutto nero"....