Il ritorno della Eliminator: qui tutti i dettagli e le immagini della nuova cruiser Kawasaki
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Stiamo piacevolmente assistendo ad un certo ritorno alla semplicità, se vogliamo. Il mercato negli ultimi anni ha dato un chiaro segnale alle Case portando alla ribalta le medie e piccole cilindrate. Se i segmenti adventure e crossover si prendono il grosso della scena, non va neppure trascurato il reparto cruiser. In Italia non sta facendo numeri eclatanti pur rimanendo sempre abbastanza costante, ma in altri mercati europei macina più consensi. Eppure le proposte in campo non sono moltissime. Ecco allora che Kawasaki - in un periodo particolarmente effervescente di nuovi arrivi - rilascia una novità che piacerà di certo a chi cerca sella bassa, buone prestazioni, maneggevolezza e impostazione cruiser. E lo fa andando a rispolverare un nome storico di un modello di successo: Eliminator.
Nuova Eliminator 500
Partiamo dai numeri che contano. La nuova Eliminator è basata su un bicilindrico frontemarcia di 451 cc ovviamente quattro tempi, otto valvole e raffreddato a liquido. Alla voce prestazioni troviamo una potenza massima di 33,4 kW (45,4 CV) a 9.000 giri (quindi dentro i limiti della patente A2) e una coppia massima di 42,6 Nm (4.3 kgm) a 6.000 giri. Il consumo di carburante dichiarato è di 4,5 litri ogni 100 km, ovvero più di 22 km con un litro il che porta l'autonomia alla soglia dei 290 km visto che il serbatoio è di 13 litri. Il risultato è sicuramente merito anche di un altro dato che ha destato subito il nostro interesse e cioè il peso dichiarato in 176 kg in ordine di marcia. Ci sembra un ottimo risultato per una cruiser ed un elemento chiave per far breccia soprattutto in chi è alle prime armi o è un po' basso di statura e per questo può a maggior ragione gradire anche l'altezza della sella, posta a 735 mm da terra. I più alti possono sceglierne però una più alta da 765 mm e i più bassi una ancora più bassa da 715 mm. La trasmissione finale è a catena e il cambio a sei velocità.
Il telaio è a traliccio d'acciaio e l'interasse è di 1.520 mm. Davanti troviamo una forcella tradizionale con steli da 41 mm senza regolazioni e dietro una coppia di ammortizzatori mentre il comparto frenante è composto da pinze a doppio pistoncino che agiscono su un disco da 320 mm sulla ruota anteriore e 240 mm su quella posteriore. Pneumatici tubeless 130/70-18 e 150/80-16 calzano cerchi in lega a razze appunto da 18 e 16 pollici. Su una cruiser il faro non può che essere rotondo, ma sulla Eliminator è a Led. Anche il display "tradisce" la modernità del progetto: è un LCD circolare e compatto con tutte le informazioni del caso. Non manca poi la possibilità di collegamento allo smartphone tramite l'applicazione Rideology di Kawasaki.
C'è anche la versione SE
L'allestimento SE si distingue per una colorazione leggermente diversa, più opaca, ma soprattutto per il cupolino, i soffietti in gomma per la forcella, la porta USB-C montata sul manubrio e una sella con pattern specifico.
Le Kawasaki Eliminator sono già state inserite in gamma sul sito di Kawasaki come modelli 2024. Non sappiamo ancora il prezzo e neppure l'arrivo preciso ma siamo pronti a scommettere che entro EICMA avremo entrambe le informazioni e potremo vederle dal vivo.
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kodiak59, Bergamo (BG)...un nuovissimo motore che Kawasaki potrebbe declinare su varie tipologie di moto ...quindi potrebbe non essere un'idea peregrina quella di pensare che (...finalmente!) potrebbe arrivare anche una bella enduro stradale fatta bene, che possa rinverdire i fasti della mitica e ancor oggi valida KLE 500. Ma se anche a sto giro Kawasaki nicchia mi sa che proprio di entrare nel florido "busines" delle enduro stradali non glie ne frega proprio nulla, deludendo per l'ennesima volta tutti coloro ...e non sono pochi... che chiedono da tanto tempo il ritorno della casa di Akashi alle enduro leggere di media cilindrata, regalando a tutti quanti i marchi che invece credono in questo tipo di moto ...la ancora numerosa e affezionata clientela che sarebbe potuta essere sua. E si che i motori, le competenze e l'esperienza per tirar fuori una motoretta endofuoristrada con i controfiocchi ce l'avrebbero... mistero! speriamo!